Confindustria, giochi aperti

Strever e Primavera preparano la sfida di luglio.

CHIETI. Silvio Di Lorenzo raddoppia le presidenze e già si rincorrono le voci sul prossimo cambio al vertice di Confindustria. Da ieri al timone della Camera di commercio di Chieti, il numero due di Honda Italia resterà in sella, fino alla scadenza naturale del mandato (prevista a fine luglio), anche alla presidenza degli industriali. Un doppio incarico che non prelude affatto a dimissioni immediate. E’ stato lo stesso Di Lorenzo, dopo l’elezione nell’ente camerale, a escludere questa ipotesi. «Non c’è incompatibilità. Anzi, fra gli industriali è persino raccomandata la possibilità del doppio incarico con la Camera di commercio», ha sottolineato Di Lorenzo. Almeno fino a marzo, quando saranno avviate ufficialmente le procedure per il rinnovo dell’organigramma di Confindustria. Un ricambio che, com’è tradizione fra gli industriali, si effettua seguendo il principio dell’alternanza.

A Di Lorenzo, proveniente dal settore metalmeccanico, succederà un rappresentante dei costruttori. Questa è la regola, e difficilmente ci saranno deroghe. La battaglia appena cominciata potrebbe vedere sui nastri di partenza i due esponenti di primo piano dei costruttori teatini: il presidente regionale dell’Ance, Gennaro Strever, di San Salvo, molto impegnato all’Aquila nella ricostruzione post-terremoto e il presidente dell’Ance provinciale, Paolo Primavera. La sfida è per ora soltanto annunciata, perché la fase elettorale prevede lunghe consultazioni tra le categorie industriali interessate. Procedura che normalmente non si esaurisce in meno di tre mesi.

Il rituale indica la nomina di tre saggi che avranno il compito di fare il giro delle aziende per raccogliere le indicazioni sul candidato prescelto. Tirate le somme, la triade si presenterà al direttivo di Confindustria per riferire sull’esito delle audizioni. Restano in lizza i due candidati che raccolgono maggiori consensi nelle fase preliminare, purché siano abbastanza vicini in termini di espressione del consenso. Strever e Primavera fino a oggi rappresentano la migliore sintesi possibile delle due anime di Confindustria. E se Strever si colloca nell’ala tradizionalista, quella fino a oggi interpretata dal presidente uscente della Camera di commercio, Dino Di Vincenzo, Primavera rappresenta l’anima riformista che in questi anni è stata rilanciata proprio dal dinamismo di Di Lorenzo.

Pensare a un accordo sembra molto difficile, i ben informati sanno che lo scontro sarà inevitabile. Tra l’altro, nei prossimi mesi, andranno in scadenza anche i mandati all’Ance regionale e provinciale, quindi sia Strever sia Primavera dovranno essere cedere il passo. Circostanza che apre interrogativi sul nome dei prossimi presidenti. Chi sostituirà Primavera alla guida dell’Ance provinciale se sarà eletto al vertice di Confindustria? Anche qui si parla di due candidature forti: il costruttore teatino Angelo De Cesare che sarebbe portatore dell’istanza riformista e Gianni Di Vincenzo figlio dell’ex presidente della Camera di commercio.