Contro l’evasione scolastica controlli in aula e nei bar
San Salvo, attività del Comune per bloccare la recrudescenza del fenomeno Verifiche di servizi sociali e vigili urbani anche negli ipermercati e sale giochi
SAN SALVO. No all'infanzia violata dei bambini a cui viene impedito di andare a scuola. La tutela dei diritti dei bambini parte dalla lotta all'evasione scolastica. In città è partita da qualche tempo l'attività preventiva del Comune e delle forze dell'ordine. L'obiettivo del sindaco Tiziana Magnacca è scoraggiare un fenomeno che nel 2010 era stato azzerato ma che con la crisi economica si sta ripresentando in tutta Italia. Grazie alla collaborazione dei servizi sociali, dei dirigenti degli istituti scolastici e della polizia municipale, il Comune fa ogni giorno l'appello nelle scuole dell'obbligo. Se il banco dell'alunno è vuoto, i dirigenti scolastici e gli insegnanti fanno la segnalazione. Seguono i dovuti controlli e, salvo gravi impedimenti o problemi di salute, gli alunni assenti vengono riportati in classe. L'iniziativa ha il duplice obiettivo di assicurare il diritto all'istruzione dei bambini di tutte le etnie (San Salvo è il comune più multietnico della provincia) e prevenire eventuali forme di sfruttamento sui minori o devianze. La prevenzione è ritenuta la migliore medicina. Non andare a scuola porta il bambino o il ragazzo a frequentare luoghi e persone sbagliate. L'amministrazione decisa a tutelare la fascia più giovane e anche più fragile dei cittadini, è intenzionata a fare il possibile per evitare che ciò accada. I controlli quotidiani della polizia municipale sono un deterrente. Ogni mattina sia i vigili che le altre forze dell'ordine controllano gli ipermercati e le sale giochi. É stato così che tre anni fa sono stati scoperti adolescenti che anziché entrare in aula giravano con gli zainetti in spalla nelle sale giochi e nei market. La disaffezione scolastica a parere degli esperti è un sintomo del disagio giovanile che non deve essere assolutamente sottovalutato. Il fenomeno era molto diffuso negli anni Novanta. Con l'arrivo del 2000 è andato scemando fino ad essere azzerato nel 2010. Da un paio di anni, complice la crisi, è ricomparso. Il sindaco Magnacca e l'assessore ai Servizi sociali, Maria Travaglini tuttavia, sono molto attente e convinte che il modo più efficace per aiutare bambini e ragazzi sia la frequentazione scolastica. Non di rado dietro il ragazzo che non frequenta le lezioni si nascondono problemi familiari più gravi che possono sfociare in forme di ribellione, disagio e bullismo. Contestualmente ai controlli della polizia municipale, il Comune aggiorna costantemente l'anagrafe. Il fenomeno è seguito a livello regionale. (p.c.)
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