Controlli nell'Ortonese: tre arresti per maltrattamenti e usura
Maxi operazione dei carabinieri: ispezioni antidroga con le unità cinofile in due scuole superiori durante le lezioni
ORTONA. Una maxi operazione di monitoraggio del territorio ha visto impegnati i carabinieri della Compagnia di Ortona. Venti i militari impiegati, tra cui un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Chieti, più di ottanta le persone controllate alcuni dei quali pregiudicati e già sottoposti agli arresti domiciliari. Denunce, provvedimenti restrittivi e ispezioni negli istituti scolastici: sono questi i risultati dell’attività messa in campo a partire dalle prime luci dell’alba di giovedì. I milutari della Compagnia, coordinati del maggiore Roberto Ragucci, hanno operato ad ampio raggio, focalizzando la propria attenzione in città ma anche nelle aree vicine al fine di garantire ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza.
SCUOLE. I carabinieri hanno presidiato sin dalle prime ore del mattino le principali vie di accesso agli istituti scolastici di Ortona e ispezionato due scuole superiori durante l’orario di lezione, per prevenire l’ormai diffusa “moda” dell’uso di stupefacenti tra giovani e giovanissimi studenti. L’attività svolta è stata molto apprezzata da dirigenti scolastici e insegnanti e ha visto l’ausilio dei cani antidroga. La nota lieta è che i controlli fortunatamente hanno avuto esito negativo.
MALTRATTAMENTI A ORTONA. I militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto D.P., 40enne commerciante ortonese, per una condanna divenuta definitiva. Si tratta di 1 anno e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia che l’uomo avrebbe commesso ai danni dei familiari conviventi tra il 2002 ed il 2007. D.P., dopo la notifica del provvedimento, è stato portato nella sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.
BOTTE A MIGLIANICO. La vasta operazione di giovedì ha riguardato anche i Comuni del comprensorio. A Miglianico, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato D.G.D., 34enne del luogo, già agli arresti domiciliari per altro motivo. In questo caso è stato il gip presso il tribunale di Chieti ad applicare all’uomo la custodia cautelare in carcere perché, in seguito alle indagini svolte proprio dai militari dell’Arma di Miglianico sotto la direzione della Procura di Chieti, lo ha riconosciuto autore di una serie di maltrattamenti commessi nel corso degli ultimi mesi ai danni dei propri genitori durante la sua permanenza forzata in casa ai domiciliari. D.G.D. è stato quindi trasferito nel carcere di Chieti.
USURA A SAN VITO. Una persona tratta in arresto e un’altra denunciata. Ecco il bilancio del lavoro svolto dai carabinieri della di San Vito, che hanno arrestato Paolo Nocerino, 52enne di origine campana, ma da tempo residente in zona, chiamato a scontare 3 anni e 2 mesi di reclusione per usura. L’uomo, coinvolto alcuni anni fa insieme ad altri nell’indagine “Wild Horse” condotta da Procura e carabinieri di Lanciano, che fece luce su una serie di episodi di usura commessi tra il 2009 ed il 2012, è stato associato al carcere di Lanciano.
GESTIONE DEI RIFIUTI. Sempre a San Vito, infine, la maxi operazione condotta dai carabinieri ha portato a due denunce alla Procura di Lanciano. Si tratta di P.B., 57 anni, e T.P., 52 anni, entrambi di Pescara, ai quali viene contestato l’esercizio di un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. I due, infatti, sono stati sorpresi a bordo di un vecchio autocarro intenti a trasportare rifiuti speciali ferrosi senza la prescritta autorizzazione.
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SCUOLE. I carabinieri hanno presidiato sin dalle prime ore del mattino le principali vie di accesso agli istituti scolastici di Ortona e ispezionato due scuole superiori durante l’orario di lezione, per prevenire l’ormai diffusa “moda” dell’uso di stupefacenti tra giovani e giovanissimi studenti. L’attività svolta è stata molto apprezzata da dirigenti scolastici e insegnanti e ha visto l’ausilio dei cani antidroga. La nota lieta è che i controlli fortunatamente hanno avuto esito negativo.
MALTRATTAMENTI A ORTONA. I militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto D.P., 40enne commerciante ortonese, per una condanna divenuta definitiva. Si tratta di 1 anno e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia che l’uomo avrebbe commesso ai danni dei familiari conviventi tra il 2002 ed il 2007. D.P., dopo la notifica del provvedimento, è stato portato nella sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.
BOTTE A MIGLIANICO. La vasta operazione di giovedì ha riguardato anche i Comuni del comprensorio. A Miglianico, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato D.G.D., 34enne del luogo, già agli arresti domiciliari per altro motivo. In questo caso è stato il gip presso il tribunale di Chieti ad applicare all’uomo la custodia cautelare in carcere perché, in seguito alle indagini svolte proprio dai militari dell’Arma di Miglianico sotto la direzione della Procura di Chieti, lo ha riconosciuto autore di una serie di maltrattamenti commessi nel corso degli ultimi mesi ai danni dei propri genitori durante la sua permanenza forzata in casa ai domiciliari. D.G.D. è stato quindi trasferito nel carcere di Chieti.
USURA A SAN VITO. Una persona tratta in arresto e un’altra denunciata. Ecco il bilancio del lavoro svolto dai carabinieri della di San Vito, che hanno arrestato Paolo Nocerino, 52enne di origine campana, ma da tempo residente in zona, chiamato a scontare 3 anni e 2 mesi di reclusione per usura. L’uomo, coinvolto alcuni anni fa insieme ad altri nell’indagine “Wild Horse” condotta da Procura e carabinieri di Lanciano, che fece luce su una serie di episodi di usura commessi tra il 2009 ed il 2012, è stato associato al carcere di Lanciano.
GESTIONE DEI RIFIUTI. Sempre a San Vito, infine, la maxi operazione condotta dai carabinieri ha portato a due denunce alla Procura di Lanciano. Si tratta di P.B., 57 anni, e T.P., 52 anni, entrambi di Pescara, ai quali viene contestato l’esercizio di un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. I due, infatti, sono stati sorpresi a bordo di un vecchio autocarro intenti a trasportare rifiuti speciali ferrosi senza la prescritta autorizzazione.
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