Corso per i “tato”: quando il baby sitter è un maschio

VASTO. Paziente, divertente, pronto a giocare, a tirar calci al pallone, ma anche a far rispettare le regole, a rispondere con un secco no ai capricci e a preparare succulenti e nutrienti merende. È l’identikit del “tato” o, a dirla in altri termini, dell’esperto in accudimento dell’infanzia e della pre-adolescenza.

A rilasciare il titolo professionale ad aspiranti baby sitter, ora anche di sesso maschile, è l’associazione vastese Lkl. Riparte, infatti, la seconda edizione del corso per nunny specializzate al termine del quale verrà rilasciato un attestato.

All’idea di un tato in casa, mamme, papà e bambini pure forse hanno già fatto l’abitudine guardando “Sos Tata!, il seguito reality in onda in tv, che ha portato nelle case un promettente tato. «Le richieste di aspiranti allievi sono state numerose. Terminato il primo corso per le donne, il secondo sarà aperto anche agli uomini. Non potevamo non accogliere tutte le domande che sono pervenute da uomini interessati», spiega la psicologa Rachele Giammario, presidente dell’associazione Lkl.

«Sicuramente c’è differenza nella percezione del genere da parte del bambino. Tuttavia, il modo in cui l’educatore si relaziona con i minori che gli vengono affidati non dipende dal sesso ma dalla propria personalità e dal tipo di metodo utilizzato», aggiunge.

Le iscrizioni sono aperte. Si comincia sabato 28 nella sede dell’associazione in via Pescara 180. Gli iscritti pagheranno solo la quota di iscrizione. Al termine delle attività formative, a tutti gli allievi verrà redatto un profilo psicologico delle competenze che permetterà l’iscrizione alla banca dati per l’incrocio domanda-offerta di lavoro finalizzata a mettere in contatto famiglie ed esperti nella cura dell’infanzia.

Simona Andreassi

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