Corto circuito alla termocoperta anziana muore ustionata

La donna, disabile, è deceduta nel letto. Solo al mattino i vicini hanno visto il fumo uscire dalla casa L’avvocato della famiglia: «Parenti distrutti dal dolore». Il sindaco: «Era una donna eccezionale»

CASALBORDINO. «Vai a casa, stai tranquilla, io mi metto e letto e mi scaldo con la mia termocoperta». Così Onorina Zimarino, 83 anni, poliomelitica dalla nascita, ha salutato lunedì sera, alle 22,30, la nipote, Giovanna D’Aurizio,moglie del sindaco di Scerni, Giuseppe Pomponio, ed è andata a coricarsi. Proprio quella coperta a cui l’anziana teneva tanto l’ha uccisa. Un corto circuito alla serpentina di riscaldamento della coltre ha provocato una scintilla che in pochi secondi ha avvolto le lenzuola e il materasso ortopedico del letto in cui la pensionata era distesa. Il letto si è trasformato in un falò.

Sprofondata nel sonno, la pensionata si è accorta troppo tardi di quello che stava succedendo. L’invalidità le ha impedito di saltare dal letto per mettersi in salvo. La tragedia è avvenuta durante la notte, ma è stata scoperta ieri mattina, qualche minuto dopo le 7, dai vicini. Insospettiti dal fumo denso e scuro che usciva dalle persiane della finestra chiusa della stanza da letto della donna, questi ultimi hanno chiamato i carabinieri e i vigili del fuoco. Pochi secondi dopo i soccorritori erano sul posto. Aiutati dalla donna delle pulizie della pensionata hanno aperto la porta dell’appartamento di via San Sebastiano, nel cuore del centro storico, ma per “zia Onorina” come veniva chiamata affettuosamente in paese l’anziana, non c’era ormai più nulla da fare.

« La signora Giovanna D’Aurizio è distrutta dal dolore. Voleva un gran bene alla zia», dice l’avvocato Fiorenzo Cieri, legale dei parenti della sfortunata donna insieme all’avvocato Arnaldo Tascione, e fra i primi ad accorrere sul luogo della disgrazia.

Il pm Giancarlo Ciani, della Procura di Vasto, ha disposto l’esame necroscopico sulla vittima. La perizia è stata eseguita nel pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale San Pio dall’anatomopatologo Pietro Falco. Alla perizia ha assistito Concetta Scioli, medico legale incaricato dalla famiglia della Zimarino. La donna è deceduta per asfissia e per le bruciature agli arti inferiori.

I carabinieri hanno compiuto un sopralluogo fra i resti inceneriti del letto e le stanze annerite dal fumo. Quel che resta della termocoperta è stato sequestrato. La dinamica della tragedia appare evidente e così pure la causa. Le avverse condizioni meteo potrebbero aver provocato il corto circuito. Non è la prima volta che accade un fatto del genere.

La magistratura vuole comunque fare luce sulla disgrazia.

La notizia della morte di “zia Onorina” ieri ha fatto rapidamente il giro del paese arrivando anche in municipio. «Onorina Zimarino era una donna eccezionale. Una brava persona. Non meritava di morire così», ha detto il sindaco di Casalbordino, Remo Bello, non appena è stato informato dell’accaduto. La commozione in paese è tanta. «Perché la signora Onorina, nonostante la sua invalidità, era autonoma e dinamica. Muovendosi sulla sua sedia a rotelle faceva tutto. Accanto a lei c’era spesso la nipote Giovanna. Sia lei e sia il marito erano amati come figli», assicura l'avvocato Cieri.

Molti i messaggi di cordoglio arrivati al sindaco Pomponio, alla moglie e agli altri nipoti della vittima. La salma della pensionata è stata riconsegnata alla famiglia ieri sera. I funerali si celebrano oggi alle 14,30 nella chiesa di San Salvatore.

Paola Calvano

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