Così Di Paolo difende le aree artigianali

CRECCHIO. Il sindaco Nicolino Di Paolo difende la scelta di procedere nel 2011 all'allestimento della zona artigianale e commerciale sulla provinciale Marrucina. E replica all'attacco all'opposizione,...

CRECCHIO. Il sindaco Nicolino Di Paolo difende la scelta di procedere nel 2011 all'allestimento della zona artigianale e commerciale sulla provinciale Marrucina. E replica all'attacco all'opposizione, che con Luigi D'Alessandro che qualche giorno fa l'aveva accusato di un'opera resa inutile dalla crisi economica e dannosa per la casse comunali.

«É chiaro che l'attacco dei miei oppositori va contestualizzato nella imminente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale», esordisce Di Paolo, «pratica comunque legittima. Meno apprezzabili invece», prosegue, «sono certi svarioni, non so quanto involontari, nell'indicare come i costi peseranno sulla comunità crecchiese. «Non mi possono smentire», dice, «che oltre mezzo milione di euro in mutui vengono pagati non con l'appesantimento delle finanze comunali, ma con i proventi del ricavato tra royalties sugli impianti fotovoltaici. 70mila euro annui all'incirca, con i quali stiamo pagando un'area artigianale e commerciale che abbiamo reso più leggera nei costi con la scelta di non espropriare subito i terreni, ma rinviare l'acquisizione da parte delle imprese alla trattativa diretta con i proprietari».

Di Paolo fa notare poi che «sulla inutilità di questo progetto, di cui il primo di due lotti già realizzato, noi saremmo più cauti visto che la crisi economica non durerà in eterno. Quando sarà finita, i nostri figli avranno modo di apprezzare che anche Crecchio sarà in grado di attirare investimenti sul proprio territorio. E anzi», annuncia Di Paolo, «c'è già l'interessamento di un paio di imprenditori per insediarsi da noi». Il sindaco controbatte anche alla critica sul divieto di ingresso ai tir nell'area attrezzata. «Nelle opere del primo lotto, l'unico completato, non sono da progetto compresi i parcheggi e gli spazi utili alla manovra dei mezzi pesanti con rimorchio. Questo è dovuto alla scelta progettuale, praticamente obbligata, di predisporre ingresso e uscita su un unico svincolo. Con il completamento», annota il sindaco, «questo falso problema sarà cancellato anche perché i lotti comprenderanno piazzali per le manovre. Mentre lo svincolo, contrariamente a quanto l'opposizione sostiene, è stato concepito in larghezza e raggi di curvatura proprio per il transito dei tir».

Francesco Blasi

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