Cosmetal, i lavoratori occupano l'azienda
Indecisione dei due proprietari nella gestione, 70 dipendenti in cassa integrazione
MIGLIANICO. Hanno trascorso in azienda la notte, resteranno nella giornata di oggi, ed anche nel week-end se sarà necessario. Settanta lavoratori dell'azienda Cosmetal, che produce scaffalature ed attrezzature per ufficio stanno protestando da ieri pomeriggio per le condizioni incerte legate alla loro situazione lavorativa. All'origine dei problemi, le divergenze interne all'assetto societario, attualmente composta da una proprietà divisia al 50 per cento tra la famiglia D'Ippolito e quella Di Bello. «L'incapacità di gestire la situazione da parte della proprietà», spiega il segretario provinciale della Fiom Cgil Marco Ranieri, «ha portato l'azienda ad un immobilismo totale, che ha determinato ieri pomeriggio (mercoledì scorso, ndc) la cassa integrazione straordinaria per tutti gli operai, già in arretrato di due stipendi».
Un'azienda che ha mercato, dunque, con adeguate potenzialità per offrire lavoro e per prenderne, è ferma a causa delle liti della dirigenza.
«La Cosmetal», spiega Ranieri, «ha commesse per un valore di oltre tre milioni di euro, ma il processo produttivo non può andare a compimento per mancanza di decisioni da parte della proprietà».
Oltre al danno, poi, anche la beffa: «A dicembre c'era stato un incontro con il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ed il settore lavoro», continua Ranieri, «a conclusione D'Ippolito, uno dei due proprietari, aveva stabilito di voler provvedere alla riacquisizione delle quote societarie ovvero alla cessione delle proprie per lo stesso controvalore. Il giorno dopo si è rimangiato tutto».
L'ultimo incontro, i rappresentanti dei lavoratori e la parte politica, lo hanno avuto col Prefetto di Chieti Vincenzo D'Antuono mercoledì mattina.
«Il prefetto», prosegue il sindacalista, «ha disposto che venga nominato un amministratore terzo ed estraneo alle due proprietà, su indicazione della Confindustria. Anche qui, prima andava bene, e poi si è cambiato di nuovo idea».
Ieri sera, ad intervenire all'assemblea dei lavoratori nella sede stessa dell'azienda, sono stati anche l'assessore provinciale al lavoro Daniele D'Amario ed il sindaco di Miglianico Dino De Marco.
«Sembrava fossimo arrivati ad una soluzione, queste ritrattazioni ci spiazzano», ha commentato D'Amario, «sono vicino ai dipendenti, una soluzione arriverà».
«Faccio appello alla proprietà della Cosmetal perché prenda a cuore questi lavoratori ed il loro futuro», ha detto Dino De Marco, «sono rammaricato, e questo evento danneggia notevolmente l'immagine del comprensorio».
Un'azienda che ha mercato, dunque, con adeguate potenzialità per offrire lavoro e per prenderne, è ferma a causa delle liti della dirigenza.
«La Cosmetal», spiega Ranieri, «ha commesse per un valore di oltre tre milioni di euro, ma il processo produttivo non può andare a compimento per mancanza di decisioni da parte della proprietà».
Oltre al danno, poi, anche la beffa: «A dicembre c'era stato un incontro con il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ed il settore lavoro», continua Ranieri, «a conclusione D'Ippolito, uno dei due proprietari, aveva stabilito di voler provvedere alla riacquisizione delle quote societarie ovvero alla cessione delle proprie per lo stesso controvalore. Il giorno dopo si è rimangiato tutto».
L'ultimo incontro, i rappresentanti dei lavoratori e la parte politica, lo hanno avuto col Prefetto di Chieti Vincenzo D'Antuono mercoledì mattina.
«Il prefetto», prosegue il sindacalista, «ha disposto che venga nominato un amministratore terzo ed estraneo alle due proprietà, su indicazione della Confindustria. Anche qui, prima andava bene, e poi si è cambiato di nuovo idea».
Ieri sera, ad intervenire all'assemblea dei lavoratori nella sede stessa dell'azienda, sono stati anche l'assessore provinciale al lavoro Daniele D'Amario ed il sindaco di Miglianico Dino De Marco.
«Sembrava fossimo arrivati ad una soluzione, queste ritrattazioni ci spiazzano», ha commentato D'Amario, «sono vicino ai dipendenti, una soluzione arriverà».
«Faccio appello alla proprietà della Cosmetal perché prenda a cuore questi lavoratori ed il loro futuro», ha detto Dino De Marco, «sono rammaricato, e questo evento danneggia notevolmente l'immagine del comprensorio».
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