Cosmetal, speranza riaccesa
Miglianico, decisivo l'incontro tra prefetto e i due proprietari
MIGLIANICO. Il presidio nell'azienda prosegue: è una assemblea permanente ma pacifica poiché forse la soluzione è vicina. I lavoratori della Cosmetal di Miglianico non si sono arresi, e per tutta la giornata di ieri, notte compresa, hanno proseguito con la propria manifestazione, protestando contro la gestione delle due proprietà.
L'azienda, divisa al 50 per cento tra Vincenzo D'Ippolito e Simona di Bello, risulta essere arrivata ad un immobilismo totale da alcuni mesi a causa di liti interne proprio agli amministratori, raccontano i lavoratori. Discussioni che non permettono alla produzione di seguire il suo corso, sebbene l'azienda abbia mercato ed una buona percentuale di richieste e di commesse.
In sostanza, Cosmetal non è in una situazione di crisi, ha in carico domande da soddisfare ma non può farlo a causa di una stasi dovuta alle divergenze tra i vertici aziendali.
Nella giornata di ieri ad incontrare il Prefetto di Chieti Vincenzo Greco sono state le due proprietà, e nel pomeriggio anche il rappresentante dei lavoratori Marco Ranieri, rappresentante della Fiom Cgil, e l'assessore provinciale al lavoro Daniele D'Amario.
«Ringrazio sua eccellenza il Prefetto per aver preso a cuore la questione che interessa questa azienda con il massimo dell'urgenza», ha commentato D'Amario che già nei giorni scorsi aveva partecipato alle riunioni con i lavoratori sia all'interno dell'azienda Cosmetal che in Provincia. «Sembra che si stia procedendo verso un accordo tra le parti, quello che si è sempre auspicato». Gli operai Cosmetal sono da tre giorni in cassa integrazione straordinaria e, come ha confermato il rappresentante del sindacato, sono in attesa di ricevere due mensilità di stipendi arretrate.
All'incontro di ieri pomeriggio ha partecipato anche Marco Di Rocco, segretario generale provinciale della Fiom Cgil. «La procedura si chiama tecnicamente amministrazione giudiziale per la ristrutturazione dei debiti», ha precisato al termine dell'incontro in prefettura Di Rocco, «una procedura soggetta ad approvazione da parte del Tribunale. In attesa che tutto venga definito, comunque, l'azienda è ferma e l'amministrazione sospesa, in attesa che proprio il tribunale di Chieti nomini un commissario. Questo significa», continua il segretario, «che gli operai continueranno a presidiare pacificamente l'azienda, per lo meno nelle ore lavorative, essendo tutti in cassa integrazione. Tuttavia», conclude, «siamo fiduciosi, anche alla luce di quanto detto in assemblea con il Prefetto. Entro una settimana si dovrebbe giungere ad un accordo definitivo tra le parti cioè i due proprietari, le istituzioni ed i lavoratori, e tutto, produzione compresa, dovrebbe riprendere nella normalità».
L'azienda, divisa al 50 per cento tra Vincenzo D'Ippolito e Simona di Bello, risulta essere arrivata ad un immobilismo totale da alcuni mesi a causa di liti interne proprio agli amministratori, raccontano i lavoratori. Discussioni che non permettono alla produzione di seguire il suo corso, sebbene l'azienda abbia mercato ed una buona percentuale di richieste e di commesse.
In sostanza, Cosmetal non è in una situazione di crisi, ha in carico domande da soddisfare ma non può farlo a causa di una stasi dovuta alle divergenze tra i vertici aziendali.
Nella giornata di ieri ad incontrare il Prefetto di Chieti Vincenzo Greco sono state le due proprietà, e nel pomeriggio anche il rappresentante dei lavoratori Marco Ranieri, rappresentante della Fiom Cgil, e l'assessore provinciale al lavoro Daniele D'Amario.
«Ringrazio sua eccellenza il Prefetto per aver preso a cuore la questione che interessa questa azienda con il massimo dell'urgenza», ha commentato D'Amario che già nei giorni scorsi aveva partecipato alle riunioni con i lavoratori sia all'interno dell'azienda Cosmetal che in Provincia. «Sembra che si stia procedendo verso un accordo tra le parti, quello che si è sempre auspicato». Gli operai Cosmetal sono da tre giorni in cassa integrazione straordinaria e, come ha confermato il rappresentante del sindacato, sono in attesa di ricevere due mensilità di stipendi arretrate.
All'incontro di ieri pomeriggio ha partecipato anche Marco Di Rocco, segretario generale provinciale della Fiom Cgil. «La procedura si chiama tecnicamente amministrazione giudiziale per la ristrutturazione dei debiti», ha precisato al termine dell'incontro in prefettura Di Rocco, «una procedura soggetta ad approvazione da parte del Tribunale. In attesa che tutto venga definito, comunque, l'azienda è ferma e l'amministrazione sospesa, in attesa che proprio il tribunale di Chieti nomini un commissario. Questo significa», continua il segretario, «che gli operai continueranno a presidiare pacificamente l'azienda, per lo meno nelle ore lavorative, essendo tutti in cassa integrazione. Tuttavia», conclude, «siamo fiduciosi, anche alla luce di quanto detto in assemblea con il Prefetto. Entro una settimana si dovrebbe giungere ad un accordo definitivo tra le parti cioè i due proprietari, le istituzioni ed i lavoratori, e tutto, produzione compresa, dovrebbe riprendere nella normalità».
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