grandi opere

Costruito a Chieti il tunnel che supera la Torre di Pisa

Realizzato dalla Walter Tosto serbatoi con 40 dipendenti che vi hanno lavorato per un anno intero, è lungo 90 metri. Per gli americani è come la Statua della Libertà; andrà in Texas via nave. Oggi il cargo tedesco che lo trasporterà attracca per la prima volta al porto di Ortona

ORTONA. Si chiama Ethylene Fractionator C-4330 ed è una delle colonne più grandi mai realizzate dal team operativo della Walter Tosto nel workshop di Ortona. Oggi, intorno alle 12, la nave della società tedesca Hansa Heavy Lift attraccherà allo scalo marittimo ortonese per la prima volta, e dovrà trasportare questa gigantesca opera, di oltre novanta metri di lunghezza, per conto del cliente CB&I (Chicago Bridge & Iron), una grandissima società americana, compagnia Epc (Engineering, Procurement and Construction). La colonna è destinata ad un impianto per la produzione di etilene negli Stati Uniti d'America, ed in particolare in Texas, nella cittadina di Ingleside, dove è presente un grosso polo petrolchimico. La Wts ha lavorato alla realizzazione di questo imponente “tunnel” per un anno, con circa quaranta persone che si sono adoperate a tempo pieno. Tra queste anche tanti ragazzi ortonesi, che sono stati reclutati dall'azienda con i precedenti corsi di saldatura messi a disposizione dalla società negli ultimi anni. Proprio oggi, a quello che può essere definitivo un evento, ci saranno anche due ragazzi di Ortona che fino a pochi giorni fa si trovavano a lavorare all'interno del tubo e che, adesso, sono stati invitati a partecipare alle operazioni di imbarco della struttura. Per quel che riguarda le caratteristiche della colonna, risultano essere davvero impressionanti le sue dimensioni. Come già detto, è lunga oltre novanta metri: per essere chiari circa quaranta metri in più della Torre di Pisa, ed approssimativamente della stessa grandezza della Statua della Libertà. Presenta un diametro di 4,5 metri e pesa 600 tonnellate. Realizzata in acciaio al carbonio, per la sua lavorazione sono stati impiegati oltre 250mila bulloni, 500mila dadi e 20mila componenti di varie dimensioni. Particolare è il fatto che la colonna sia stata completata con tutti i suoi interni: infatti, i numerosi elementi di processo sono stati installati ad Ortona invece che in cartiere, un plus per il cliente CB&I. Proprio quest'ultimo aveva chiesto un anticipo di un mese rispetto alla data di consegna stabilita dal contratto, inserendo un bonus di 200mila dollari su tale richiesta, soddisfatta in pieno dalla Walter Tosto. Il personale della società che ha commissionato l'item, in visita tempo fa in azienda per monitorare lo stato dei lavori, si è complimentato con i responsabili Wts per l'organizzazione metodica delle operazioni, essenziale affinché il processo rispettasse i rendimenti attesi. Ed il successo del gruppo imprenditoriale abruzzese coincide con un opposto insuccesso di concorrenti coreani sullo stesso progetto, tanto che il CB&I, alla luce della consegna in anticipo della colonna, ha già offerto altri lavori che aveva originariamente affidato alla cordata orientale. «È un onore ed un piacere constatare il buon esito della consegna in anticipo della colonna, frutto del lavoro delle maestranze della Walter Tosto, con il contributo di giovani ortonesi» ha dichiarato Giacomo Fossataro, direttore generale Wts. (Alfredo Sitti)