tecniche irrigue

Cotir, chieste le dimissioni del Cda

I sindacati: ente in abbandono, dipendenti senza stipendi da 13 mesi

VASTO. Non ha fine l’odissea del Cotir, il Consorzio per le tecniche irrigue di contrada Zimarino. I trenta lavoratori sono stanchi e sfiduciati. I rappresentanti sindacali del Flai-Cgil e della Uila-Uil in una nota sono tornati a denunciare lo stato di completo abbandono della struttura e dei dipendenti.

«A oggi si trovano con tredici mensilità arretrate», denunciano Ada Sinimberghi del Flai e Moreno D’Anastasio della Uila. I lavoratori e le famiglie sono esasperate e disperate. Minacciano clamorose iniziative. «Sono mesi che il presidente del Consorzio, Alberto Amoroso, e i componenti del consiglio d'amministrazione, non si fanno più sentire, nè forniscono notizie sulle sorti dell’ente. A quanto è dato sapere non è stato presentato alcun piano di rientro nonostante le sollecitazioni da parte delle organizzazioni sindacali. A questo punto», affermano Sininberghi e D’Anastasio, «è legittimo chiedere cosa stanno facendo gli amministratori? E soprattutto, vista la situazione attuale, cosa intendono o possono fare per il futuro del Cotir? I lavoratori hanno diritto di sapere cosa li aspetta». Eppure grazie al lavoro del Cotir, al Vastese sono stati destinati in passato molti fondi per la ricerca.

La nota dei sindacati si chiude con la provocatoria richiesta di dimissioni del presidente del Cotir e del consiglio di amministrazione dell’ente per «mancanza di argomentazioni e considerata l’inutilità del perseverare dell’attuale situazione. Visto che tutto è inutile e non si sente più nessuno, che senso ha mantenere le cariche?», chiedono i sindacati.(p.c.)

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