Cotir, niente stipendi da sedici mesi: la protesta continua

VASTO. I lavoratori del Cotir non si arrendono. Vogliono essere pagati. Da sedici mesi aspettano uno stipendio che non arriva. «La protesta continua», fa sapere la rappresentante sindacale del Flai-C...

VASTO. I lavoratori del Cotir non si arrendono. Vogliono essere pagati. Da sedici mesi aspettano uno stipendio che non arriva. «La protesta continua», fa sapere la rappresentante sindacale del Flai-Cgil, Ada Sinimberghi. «La protesta non può fermarsi perché non c’è una seria programmazione per l’attività di ricerca del Centro». In sostanza, a giudizio del sindacato, mancano certezze sulla futura sopravvivenza del Centro ricerche. «I lavoratori comunque hanno fatto e faranno tutto il necessario sia per la continuità che per il completamento dei progetti di ricerca avviati e per quelli nuovi», ribadisce la Cgil. «La responsabilità del Cda e dell’assessore regionale alle politiche agricole, Mauro Febbo, è palese»,incalza la Sinimberghi. «Febbo invece di dirsi dispiaciuto per gli atteggiamenti di denuncia e protesta dei sindacati e dei lavoratori, dovrebbe spiegare il motivo del suo agire che ha connotazioni di indifferenza».

A giudizio della Cgil è inaccettabile che Febbo addossi la responsabilità di quanto accade ai dirigenti e ai funzionari della Regione. «Stia sicuro l’assessore: la rappresentanza sindacale dei lavoratori del Cotir e le organizzazioni sindacali Fai- Cisl, Flai-Cgil e Uilma-Uil in questa drammatica vicenda hanno sempre avuto un atteggiamento serio, autonomo e responsabile della loro attività, in particolare nelle proposte avanzate, indispensabili per la continuità dell’attività di ricerca del Cotir», ammoniscono i sindacati.

I lavoratori del Cotir sono in stato di agitazione da quasi un mese. Hanno trascorso Pasqua e Pasquetta sul tetto del Centro ricerche, decisi ad ottenere stipendi e certezze per il futuro. Dopo il blitz di un a settimana fa in consiglio regionale oggi dovrebbero incontrare a Pescara alcuni rappresentanti della Regione. (p.c.)

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