tecniche irrigue
Cotir, trenta dipendenti senza stipendi da 14 mesi
VASTO. «Il lavoro non retribuito debilita l’uomo». È lo slogan coniato dal lavoratori del Cotir, il Centro di ricerca delle tecniche irrigue di località Zimarino, a nord di Vasto. Da 14 mesi i 30...
VASTO. «Il lavoro non retribuito debilita l’uomo». È lo slogan coniato dal lavoratori del Cotir, il Centro di ricerca delle tecniche irrigue di località Zimarino, a nord di Vasto. Da 14 mesi i 30 dipendenti: ricercatori, tecnici, amministrativi e operai, non prendono lo stipendio. Quello che a loro spaventa di più è il silenzio della politica. «Un silenzio che fa seguito a fiumi di promesse e parole», dicono. Un pensiero riportato in un manifesto all’ingresso della struttura: “Parole, parole, parole”, testo di Gianni Chiodi, musiche di Mauro Febbo, arrangiamenti di Alberto Amoroso”.
Le ultime promesse risalgono a fine anno. «Una variazione di bilancio che avrebbe dovuto far arrivare ai 3 centri di ricerca abruzzesi, 800 mila euro. Peccato che la delibera è stata pubblicata il 30 dicembre, ma è stato trovato un inghippo e il giorno successivo era San Silvestro, così non se n’è fatto più nulla», racconta Elvio Di Paolo (Fai Cisl) uno dei sindacalisti che insieme a Ada Sininberghi e Simona Velletri (Flai-Cgil), Franco Maurizi (Fai-Cisl), D’Anastasio e Di Giamberardino (Uilma Uil), hanno proclamato un’assemblea permanente nella struttura.
Ieri mattina in occasione dell’avvio dell’assemblea sindacati e lavoratori avevano invitato i politici a intervenire. Il loro invito è stato raccolto solo dal segretario del Pd, Silvio Paolucci. Per il Comune di Vasto ha partecipato Paola Cianci.
«Ancora una volta quando non ci sono proclami da fare il governo della Regione non conosce il Vastese», hanno commentato rammaricati i lavoratori. Dura l’annotazione dei sindacati. «Un anno di lavoro di questo Centro, che porterebbe indubbi benefici all’economia e all’ambiente, costa quanto un mese di consiglio regionale. Eppure dobbiamo subire l’affronto di essere definiti “carrozzone” da chi in realtà non sa neppure cosa si fa in questo Centro. È intollerabile che nessun politico del Vastese in tutti questi mesi abbia difeso il Cotir », hanno dichiarato i sindacati.
Poi rivolti a Silvio Paolucci lo hanno invitato a battere i pugni in aula se necessario. «Ci deve pur essere qualcuno che ci rappresenta». (p.c.)
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