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Crisi ex Golden Lady vertice in Provincia
GISSI. Il Vastese ha paura di perdere la battaglia, quella decisiva per il rilancio dell’economia del comprensorio. Il parziale fallimento della riconversione della Golden Lady preoccupa e non poco...
GISSI. Il Vastese ha paura di perdere la battaglia, quella decisiva per il rilancio dell’economia del comprensorio. Il parziale fallimento della riconversione della Golden Lady preoccupa e non poco lavoratori e sindacati. Questi ultimi sono tornati sulle barricate.
Lunedì i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil incontreranno gli artefici della riconversione nella sede di Confindustria. Ma anche il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, torna in campo per traghettare la vertenza verso un epilogo positivo.
«Lunedì pomeriggio ho convocato una riunione urgente negli uffici della Provincia. Insieme all’assessore regionale al lavoro, Giampaolo Gatti, discuteremo con i sindacati e con i responsabili delle due aziende subentrate alla Golden Lady per capire che cosa sta succedendo», dice Di Giuseppantonio tornato al timone della Provincia dopo il ritiro delle dimissioni per la mancata candidatura alle elezioni politiche. «Il Vastese è in affanno. Non possono essere interrotte le cure che stavano sanando la Val Sinello. È necessario trovare un rimedio con urgenza», afferma Di Giuseppantonio.
La mancata proroga dei finanziamenti dei corsi di formazione on the job che ha spinto l’industria calzaturiera Silda Invest a tenere in fabbrica solo 87 lavoratrici (altre 130 sono in cassa integrazione) sarà oggetto di un prossimo incontro politico nella Capitale. Ma c’è da risolvere anche la spinosa questione della New Trade. La Regione non ritiene affidabili le richieste fidejussorie presentate dai fratelli Cozzolino titolari dell’azienda toscana. «Senza finanziamenti non possiamo lavorare», ripete Nico Cozzolino.
Il braccio di ferro non fa bene a nessuno. Solo 13 operaie sono rimaste in fabbrica. Altre 19 sono state messe in mobilità. «Con grande serenità il 22 gennaio analizzeremo la situazione con un unico obiettivo: trovare una soluzione per garantire il lavoro ed evitare nuovi guai ad un territorio già martoriato dalla crisi», dice Di Giuseppantonio.
A dare la dimensione di quanto sia grave la situazione economica sono i numeri. In un anno sono stati persi duemila posti di lavoro e altri mille sono a rischio nei prossimi mesi.
Il numero di aziende in cassa integrazione è ormai dell’80%. Anche gli ammortizzatori sociali stanno finendo. I sindacati che da mesi combattono su più fronti dopo tante promesse e rassicurazioni pretendono fatti concreti. «Il momento è delicatissimo. La situazione degli ex dipendenti Golden Lady è triste. I lavoratori non meritano tutto questo», insistono i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa. Lunedì sarà una giornata importante. (p.c.)
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