Crisi idrica, problemi ai frantoiani 

Prospero (FdI): la mancanza di acqua non fa lavorare bene i produttori di olio

VASTO. Crisi idrica: i comuni del Vastese sono a secco. A rischio la produzione di olio. Il consigliere regionale di FdI, Francesco Prospero, è categorico: «Non possiamo più aspettare», afferma, «è tempo che la gestione dell’acqua torni ad essere efficiente, trasparente e al servizio di tutti i cittadini. Come consigliere regionale, e in continuità con le denunce già fatte insieme ai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia di Vasto, esprimo la mia profonda preoccupazione per la persistente carenza idrica che affligge i comuni del Vastese. Nonostante le importanti risorse stanziate dalla Regione, la situazione in comuni come Monteodorisio, Gissi, Furci e San Buono non è migliorata rispetto alla crisi vissuta in agosto».
La Regione ha destinato circa 75 milioni di euro alla Sasi per la gestione e il miglioramento delle infrastrutture idriche. «Nonostante i finanziamenti», rimarca Prospero, «le criticità persistono. Questi fondi erano stati stanziati per affrontare l’emergenza e migliorare la rete, ma ad oggi la gestione non ha portato i risultati sperati, con continui disagi per i cittadini e le attività economiche. Tra le attività maggiormente colpite figurano i frantoi, che non riescono a lavorare a pieno regime a causa della mancanza d’acqua. Questo non è solo un problema economico, ma colpisce una delle nostre eccellenze territoriali, la produzione di olio, che rappresenta un vanto per il nostro territorio e un prodotto chiave per l’economia locale. Mettere a rischio questa risorsa», ammonisce il consigliere regionale, «significa colpire profondamente l’identità economica e culturale del Vastese».
Persistono anche i continui guasti alle rete: «le tubature esplodono per una pressione dell’acqua non adeguata», sostiene l'esponente di FdI, «le irregolarità di pressione compromettono l’integrità delle condotte pubbliche e private. La Sasi», conclude Francesco Prospero, «deve fornire spiegazioni su come intenda risolvere definitivamente queste problematiche e garantire una gestione idrica efficiente. È ora di aprire una seria riflessione sulla gestione della Sasi, sia all’interno dell’Ersi (Ente regionale servizio idrico), sia nell’assemblea dei sindaci».(p.c.)
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