Crolla ancora il lungomare Cordella
Un rumore sordo annuncia un’altra voragine, interviene la polizia e l’area viene transennata, la protesta dei residenti
VASTO. Un rumore sordo e qualche attimo dopo la strada sprofonda. Cede lungomare Cordella. Davanti agli occhi esterefatti dei cittadini, l'asfalto della passeggiata al centro della marina,all'altezza dell'hotel Europa si è afflosciato. E' accaduto sabato sera all'ora del passeggio. Neanche il tempo di domandarsi cosa stesse accadendo che sulla strada si è creata una voragine. L'ennesima. Sul posto è intervenuta subito la volante del commissariato che ha provveduto a far ricoprire la buca con una grata di legno. L'area è stata transennata. La polizia ha allertato la polizia municipale e l'Ufficio Servizi. «Il problema è stato causato dal cedimento della rete fognaria», ha fatto sapere ieri al termine di un sopralluogo il responsabile dei Servizi, Ignazio Rullo, «Domani (oggi ndc) avviseremo la Sasi per l'intervento di risanamento».
La diagnosi non sembra preoccupante. Il dirigente comumale getta acqua sul fuoco. «Peccato che in quel punto ogni giorno passano centinaia di pedoni e parcheggiano altrettanti automobilisti. E' un miracolo se non è successo nulla di grave», protestano i residenti.
Il nuovo cedimento dimostra che il lungomare vastese è malato ed ha bisogno di cure urgenti. A nord l'erosione marina ha sbriciolato un intero tratto di lungomare trascinando in mare i pali dell'illuminazione pubblica e la scalinata che portava sull'arenile. Più a sud le criticità sono numerose. Alle condotte idriche colabrodo si aggiunge l'inadeguatezza delle fogne, i periodici allagamenti e la fragilità morfologica. La grande quantità di acqua che ogni giorno si disperde nel sottosuolo sta minando la riviera. Fortunatamente al momento del crollo il posto auto sprofondato era vuoto. In caso contrario il bilancio dei danni avrebbe potuto essere decisamente più pesante. La Provincia più di un anno fa dopo un sopralluogo fece un'accurata analisi della situazione nei punti in cui il fenomeno di disgregazione e sfaldamento della costa appariva più marcato. Un passaggio fondamentale per ottenere fondi Fas.
Ma in un anno non si è mosso nulla a parte la riviera. In attesa dei finanziamenti più volte promessi la Marina è peggiorata.
Solo nei primi sei mesi del 2013 la conta dei danni è piuttosto importante. Il mare lambisce ormai la scogliera e si infila sotto la passeggiata. Le condotte fognarie fanno la loro parte.Da almeno due anni gli operai del Comune sono continuamente impegnati a riparare i danni. Mettere le toppe non serve, o comunque non basta più.
Paola Calvano
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