Cuoco sparito e cadavere ignoto: confronto sulle impronte digitali 

Si infittisce il mistero sulla sparizione del vastese Marchesani, 41 anni, e su una salma trovata nel bosco Un amico su Fb: «Quel corpo non può essere suo, deve venire a lavorare con me in Svizzera a fine stagione»

VASTO. Non si fermano le indagini sulla misteriosa sparizione di Francesco Marchesani, 41 anni, l'aiuto cuoco vastese che lavora all'Isola d'Elba e che dal 6 settembre scorso ha fatto perdere le proprie tracce. In realtà le indagini si biforcano in due tronconi: uno riguarda la scomparsa di Francesco, l'altro il ritrovamento di un cadavere in un roveto dell'isola. A unire i due tronconi sarà la comparazione delle impronte digitali. Il corpo straziato trovato fra la vegetazione è irriconoscibile ma i polpastrelli sono intatti. Gli investigatori hanno acquisito le impronte del misterioso cadavere. I dermatoglifi, ossia l'insieme dei solchi cutanei presenti sui polpastrelli, saranno comparati con le impronte rilevate sugli indumenti e gli oggetti per l'igiene quotidiana di Francesco Marchesani, recuperati dai carabinieri nella stanza dell'hotel in cui Francesco lavorava e soggiornava. L'attesa per quei risultati e sugli esami del Dna è altissima a Vasto. «Solo l'autopsia, l'esame del Dna e quello delle impronte potranno fornire una risposta oggettiva sull’identità del corpo ritrovato», spiega l'avvocato Francesco Tascione, avvocato molto legato al cuoco e alla sua famiglia. «L'auspicio», aggiunge, «è che le indagini in corso possano fare prima possibile luce sulla dinamica della scomparsa di Francesco ed eventualmente sugli accadimenti che l'hanno preceduta».
L'autopsia è in programma domani ma per i risultati occorrerà attendere qualche giorno. Stando a quanto sostenuto da chi conosceva Marchesani, pare sia da escludere il suicidio. Gli amici rivelano che il cuoco aveva progetti per il futuro fuori dall'Italia. «Quel corpo non può essere il tuo», scrive l’amico E.P. su Facebook, «spero mi chiami presto, come è sempre stato. Ci siamo sempre sentiti, praticamente ogni settimana. Non fare scherzi Fra’, devi venire a lavorare in Svizzera adesso che finisci la stagione così come eravamo rimasti. Ti aspetto...spero che arrivi». Il suo trasferimento in Svizzera era quindi imminente. Ma allora perché Francesco è scomparso? «Sono profondamente scosso dalle notizie riguardanti Francesco Marchesani », dice il consigliere regionale e comunale Francesco Prospero. «Ho avuto modo di conoscere Francesco grazie al nostro amico comune, Francesco Tascione, e ho potuto apprezzare una persona autentica, sempre sorridente e dal cuore grande. Un ragazzo generoso sempre pronto a donare positività agli altri. Nonostante l'incertezza che circonda la vicenda, continuo a sperare in un esito diverso da quello che tutti temiamo. In questo momento così delicato il mio pensiero va alla sua famiglia alla quale esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà».
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