Cupello, è lite dopo la sentenza Tar 

Ricorso respinto sulle elezioni comunali: botta e risposta tra due gruppi politici

CUPELLO. «Sapevamo che il ricorso non aveva i piedi per camminare, in virtù di inesattezze formali e sostanziali». “Semplicemente Cupello”, la lista civica guidata dalla sindaca Graziana Di Florio, commenta la sentenza del Tar di Pescara che ha respinto la richiesta di “Officina Cupello” di annullare le elezioni dell’8 e 9 giugno vinte dalla compagine di centrodestra per soli 34 voti. I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso perché presentato il giorno successivo alla scadenza, circostanza che lo ha reso “irricevibile”. Il collegio formato da Paolo Passoni, Massimiliano Balloriani e Giovanni Giardino, non è entrato nel merito delle contestazioni, limitandosi agli aspetti formali.
Il giorno dopo la sentenza vincitori e vinti polemizzano tra di loro e danno vita ad un ulteriore scontro politico. «“Officina Cupello” ha tentato in tutti i modi di rovesciare l’esito elettorale determinato dal voto popolare, mossa dalla spasmodica brama di potere, che da sempre la caratterizza e che l’ha portata, in questi anni, a seminare divisioni e odio nella nostra comunità», affermano i rappresentanti della lista di maggioranza, «la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi. “Semplicemente Cupello” ha vinto le elezioni, Graziana Di Florio è sindaco e “Officina Cupello” dovrà rassegnarsi al ruolo di minoranza e opposizione. Con più forza e motivazione, rafforzati da questa vicenda dopo settimane di fango, accuse e angherie, continueremo a impegnarci per la crescita di Cupello, con passione e amore».
La replica di “Officina Cupello” non si è fatta attendere. «Ridurre una complessa vicenda legale a una questione di disonestà non solo è ingiusto, ma profondamente irrispettoso verso il nostro lavoro e verso chi ogni giorno si impegna per questa realtà», ribatte il movimento politico guidato da Dario Leone, «per noi onestà significa agire con correttezza, seguire le regole e lavorare per il bene della comunità e noi continueremo a farlo anche davanti a difficoltà come questa. La sconfitta legale non cambia i valori su cui abbiamo costruito la nostra attività. Ringraziamo chi ci sostiene e ci conosce veramente, sapendo che la verità e l’integrità si misurano nei fatti e nell’impegno quotidiano. Non ci faremo scoraggiare e continueremo a portare avanti il nostro lavoro con la stessa determinazione di sempre».
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