Cupello, bimba nasce in casa grazie all'aiuto della nonna
Non c’è il tempo di aspettare i medici e Lorena riesce a partorire nel bagno
CUPELLO . La cicogna arriva in anticipo e a far nascere la piccola Sara, nel bagno di casa, ci pensa la nonna Mimma. Mamma e neonata stanno benone. Difficilmente scorderanno la notte tra domenica e lunedì Lorena Bellano, 26 anni, e la mamma Domenica Luciani, collaboratrice del Comune di Cupello. Lorena, in dolce attesa della secondogenita (la prima figlia, Miriam, ha da poco compiuto 2 anni), avrebbe dovuto partorire l’11 maggio. Per quella data era previsto il rientro da Tripoli, dove si trova per lavoro, del papà. Ma Sara (questo il nome dato alla neonata) aveva fretta di vedere il mondo. «Alle 2,05 Lorena ha avuto la prima contrazione. Mi ha svegliato per avvisarmi, ma non eravamo nella fase in cui le contrazioni sono frequenti e regolari», racconta nonna Mimma, «abbiamo comunque deciso di prepararci per andare in ospedale. Un quarto d’ora dopo eravamo nel corridoio di casa pronte ad uscire», continua la donna, «quando si sono rotte le acque». Ed è qui che il parto ha avuto un’improvvisa accelerazione. «Lorena si è seduta sul water e i dolori sono diventati sempre più forti. Ho controllato le sue condizioni. Quando ho visto che si intravedevano i capelli di Sara ho capito che non c’era un minuto da perdere», racconta nonna Mimma, «mio marito ha subito allertato il 118 e intanto io ho aiutato mia figlia a partorire.
Non c’è stato il tempo materiale di attendere i medici. La testolina stava uscendo. Ho invitato mia figlia a spingere e poco dopo la testa è uscita completamente. Dopo un’altra spinta è uscito l’intero corpicino. Ho preso la creatura, l’ho avvolta in un asciugamano per evitare che avesse freddo e l’ho poggiata sulla pancia di mia figlia». Domenica Luciani fa una pausa. Il solo ricordo di quello che è accaduto la emoziona ancora. «Io sono per natura una persona ansiosa», spiega, «devo dire che anche mia figlia con la sua tranquillità mi ha aiutato. Poco dopo la nascita di Sara è uscita anche la placenta. In quel momento è arrivata l’ambulanza. Gli operatori sono rimasti stupiti dalla velocità del parto. Il cordone ombelicale è stato tagliato da un medico, poi la piccina è stata avvolta in un telo per evitare che prendesse freddo e caricata con la mamma in ambulanza». Mamma e figlia sono state portate in sala parto per completare tutte le procedure ed eseguire le analisi di routine, poi la piccina è stata messa nella nursery. Sara pesa 3 chili e 400 grammi. È una bimba paffutella e con tanti capelli. E, soprattutto, è in perfetta salute. Non ha avuto bisogno della culla termica e si è subito attaccata al seno della mamma. Non ha risentito affatto del parto precipitoso e grazie alla nonna non ha bevuto liquidi dannosi. «Mia madre è stata davvero eccezionale. Ha compiuto i gesti giusti al momento giusto avendo cura di non procurare danni né a me né alla creatura. Su consiglio del 118 ha aspettato il loro arrivo per il taglio del cordone ombelicale, ma ormai il più era fatto», sorride Lorena. Ieri pomeriggio Sara è stata presentata alla sorellina maggiore Miriam e oggi conoscerà il papà che ha preso il primo volo da Tripoli per tornare a casa e abbracciare le sue donne. Nonna Mimma ha ricevuto i complimenti dell’amministrazione comunale. «È stata davvero brava. Ha saputo tranquillizzare la figlia e aiutare la nipotina a venire al mondo. Bravissima», dice l’assessore Graziana Di Florio. Due anni fa un altro parto precipitoso costrinse il padre del nascituro, un uomo di San Buono, a trasformarsi in ostetrico. Allora il parto avvenne in auto a Monteodorisio, mentre la mamma cercava di raggiungere il San Pio. Sempre nel 2015 a Ortona la piccola Martina venne al mondo nelle braccia del papà. La fretta di conoscere il mondo ha fatto sì che Sara non desse tempo al suo papà di arrivare in tempo per il lieto evento. Ci ha pensato la nonna. «Appena l’ho vista l’ho chiamata amore. È davvero bellissima e sicuramente fra noi ci sarà per sempre un legame speciale», conclude Mimma Luciani.
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