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D’Addario nuovo presidente I dubbi di Progetto Lanciano
LANCIANO. La nomina di Fausto D’Addario a presidente delle Farmacie comunali Anxanum non convince del tutto il movimento civico Progetto Lanciano, espressione del vicesindaco Pino Valente. «La...
LANCIANO. La nomina di Fausto D’Addario a presidente delle Farmacie comunali Anxanum non convince del tutto il movimento civico Progetto Lanciano, espressione del vicesindaco Pino Valente.
«La scelta del sindaco Mario Pupillo», sostiene il coordinatore cittadino di Progetto Lanciano, Marcello Rovetto, «è stata fatta in piena autonomia, ma resta il nome dell’avvocato Alberto Paone la figura più idonea a ricoprire tale incarico».
Paone, inizialmente scelto dal sindaco Pupillo da una rosa di 37 candidature in risposta a un bando pubblico, è stato successivamente definito “incompatibile” al ruolo in seguito a una serie di verifiche da parte dell’amministrazione e della segreteria comunale.
Paone ha sempre ribadito la sua completa compatibilità con il ruolo di presidente di Farmanxa, ma ha deciso di fare un passo indietro e di ritirare la sua candidatura. Di qui la nomina di D’Addario, avvocato ed ex dirigente Asl. «Le polemiche sul nome di Paone», critica il direttivo di Progetto Lanciano, «sono state create per cercare di colpire il movimento civico e in particolare il vicesindaco Pino Valente. L’unica vera incompatibilità dell’avvocato Paone infatti è con questo triste modo di fare politica». «Dal canto nostro», prosegue Rovetto, «con la correttezza e trasparenza che da sempre ci contraddistingue, abbiamo lasciato le mani libere al primo cittadino di fare le scelte da lui ritenute più opportune. In questo modo il movimento civico Progetto Lanciano ha dimostrato chiaramente e con i fatti di non essere interessata alle poltrone, ma solo al bene della città. La nomina di D’Addario assume quindi una connotazione squisitamente di carattere fiduciario. Facciamo i migliori auguri al presidente D’Addario», conclude il coordinatore cittadino di Pl, «ma formuliamo nuovamente tutta la nostra gratitudine all’avvocato Paone che nella vicenda ha dimostrato un grande senso civico: il suo gesto dovrà restare ai posteri come una volontà di autotutela personale, perché una reputazione specchiata come la sua non può e non deve essere sfiorata dalla visione miope di pochi e dalle solite, banali strumentalizzazioni politiche». (d.d.l.)
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