D’Ovidio: la città sepolta dai rifiuti e senza servizi

Il consigliere di opposizione interviene sulla querelle Ecolan: è chiaro che i cittadini lancianesi decidano di trasferirsi

LANCIANO. «Mentre si assiste a polemiche su richieste di dimissioni da consigli di amministrazione di società pubbliche per ottenere poltrone da occupare, la città è sepolta dai rifiuti».

Non usa mezzi termini Eugenio D'Ovidio, consigliere di opposizione del gruppo Con Bozza sindaco. Il riferimento è alla querelle scatenata sulla società EcoLan, ex consorzio smaltimento rifiuti, accusata dall'amministrazione frentana prima di aver negato l'accesso agli atti al sindaco di Lanciano Mario Pupillo, e poi di non aver dato seguito alla richiesta di dimissioni del cda da parte dei sindaci del centrosinistra che auspicano invece un riequilibrio politico all'interno della spa.

«La città mostra evidenti problemi che non vengono minimamente affrontati da questa amministrazione», attacca D'Ovidio, «che non fa altro che alzare barricate nei confronti della Regione anziché confrontarsi sulle emergenze del nostro territorio».

D'Ovidio cita i quartieri Civitanova e Sacca, a poche centinaia di metri dal centro cittadino, che sarebbero diventati «ricettacolo di immondizia, con la presenza di numerosi ratti che ormai passeggiano indisturbati per le strade».

Il capogruppo di Con Bozza sindaco cita anche una recente lettera inviata dal comune ai residenti dei due quartieri storici, dove, sottolinea il consigliere «risiedono due consiglieri di maggioranza e un assessore».

«L'amministrazione scrive ai cittadini con toni che io giudico offensivi», prosegue D'Ovidio, «minacciando sanzioni anche penali a chi dovesse essere protagonista di fenomeni di inciviltà e di degrado in quei quartieri. Ad essere sanzionata però dovrebbe essere la stessa amministrazione che non prevede un corretto servizio di igiene urbana e che permette lo scempio di zone che dovrebbero essere invece il biglietto da visita della città e che invece ora sono in mano al degrado e all'insicurezza».

Per D'Ovidio anche le contrade sono "state totalmente abbandonate a se stesse tra strade impercorribili a causa di dissesti, erbacce e liquami che fuoriescono dalle reti fognarie sottodimensionate e fatiscenti". Sul fronte dei rifiuti "poco o nulla" sarebbe stato fatto in oltre un anno e mezzo dall'amministrazione Pupillo, dal momento che, rincara l'esponente della minoranza, «le strade sono invase dai sacchetti della spazzatura e i contenitori spesso restano stracolmi per ore».

«E' del tutto naturale dunque che i residenti lancianesi scappino dalla città», conclude D'Ovidio, «non potendo più contare né sui servizi elementari né su una corretta gestione amministrativa».

Daria De Laurentiis

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