«Del Vecchio spietato 89 coltellate alla madre»

Lo specialista: accanimento particolare verso le donne della sua famiglia Persona fredda e spietata, ha anche ripulito la scena del delitto

VASTO. Ad armare la mano di Marco Del Vecchio, 38 anni, potrebbe essere stato l’accanimento che da anni nutriva contro le figure femminili della famiglia. È questo uno dei passaggi chiave della perizia depositata in Procura dallo psichiatra e criminologo Ferruccio Canfora. Lo dimostra il numero di coltellate inferte sul corpo della madre: ben 89. Nella lunga e analitica memoria, un dossier di oltre 30 pagine, il perito nominato dagli inquirenti descrive l’operaio accusato di avere ucciso i genitori come una persona fredda e lucida, affetta da disturbi di tipo narcisistico che lo avrebbero portato a servirsi dei genitori come mezzo per ottenere benefici economici. Una persona talmente fredda e spietata d’avere ripulito perfettamente la scena del delitto prima di allontanarsi.

«È un’analisi puntuale e precisa condivisa dalla dottoressa Roberta Bruzzone e che sarà integrata con le valutazioni del nostro perito», dice l’avvocato Gianni Menna, legale di Nicoletta Del Vecchio, figlia delle due vittime e sorella dell’indagato. La donna al processo si costituirà parte civile. «Del Vecchio ha avuto un atteggiamento sprezzante anche nei confronti dei periti, valutando se e come rispondere. Questo una persona incapace di intendere e volere non lo fa e agli esperti non è certo sfuggito», rimarca l'avvocato Menna.

Il difensore di Marco Del Vecchio, l’avvocato Raffaele Giacomucci, ha annunciato una controperizia del professore Francesco Bruno con la quale verrebbero contestati alcuni passaggi dell’analisi fatta da Canfora. La posizione di Del Vecchio resta comunque delicatissima. L’uomo nega di avere ucciso i genitori, Emidio Del Vecchio, 78 anni, e Adele Tumini, 68. Nega addirittura di essere stato a casa dei genitori all’ora del delitto. Non dice però dove si trovava. Afferma di stare male, ma i fatti lo smentiscono. Canfora ha rimarcato che dal giorno in cui è stato arrestato, Del Vecchio non ha mai assunto farmaci. Nè ha mai avuto crisi di astinenza.

Non sarà facile per l’avvocato Giacomucci evitare al proprio assistito il carcere a vita. Magistrati e periti lo ritengono socialmente pericoloso. È di fondamentale importanza a questo punto sapere a quali conclusioni sono arrivati i Ris dopo aver analizzato i coltelli e lo spazzolone recuperati addosso all'accusato e nella casa del delitto.

Paola Calvano

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