Demolizione dell’istituto Savoia Trovati alcuni spazi agli studenti 

Da lunedì 9 classi vanno nell’ex sede dello scientifico di via Vernia, altre 12 in attesa di sistemazione La consigliera Di Pasquale: «Entro sabato terminiamo il trasloco mentre continuiamo a cercare aule»

CHIETI. Nove classi della sede centrale dell'istituto Luigi di Savoia da lunedì prossimo saranno spostate nell’ex sede del liceo Masci in via Vernia, per le rimanenti 12 classi, invece, al momento non è ancora stata trovata una sistemazione. Ieri c'è stato un incontro per cercare spazi nelle altre scuole della città, e in particolare all'istituto Galiani, ma non c'è stata fumata bianca. Al Galiani, infatti, ci sarebbero solo cinque aule da poter occupare. Troppo poche, si rischierebbe di fare uno spezzatino. Ma non è detta ancora l'ultima parola. Provincia e Ufficio scolastico regionale e provinciale continuano a cercare spazi.
IN VIA VERNIA 9 CLASSI«Da lunedì spostiamo tutte le classi che si trovano più vicine al primo lotto della demolizione nella ex sede del Masci in via Vernia», conferma la consigliera provinciale delegata alle scuole teatine Silvia Di Pasquale, «nel frattempo abbiamo già provveduto a riorganizzare gli spazi interni all'edificio. Serve ancora una mezza giornata per ultimare lavori di sgombero e di sistemazione dei cavi elettrici e poi entro sabato contiamo di terminare le operazioni di trasloco». In questo modo la Provincia si assicura che i ragazzi che frequentano le classi più vicine al primo lotto della demolizione possano fare lezione altrove. Di Pasquale ha sempre rimarcato che lo spostamento viene fatto non per ragioni di sicurezza ma per evitare disagi agli studenti. La demolizione della parte centrale della scuola di via D'Aragona avviene attraverso tre step. Il primo è iniziato lunedì scorso e durerà ancora per un'altra settimana, gli altri due dovranno essere conclusi entro il mese di dicembre.
IN SOSPESO 12 CLASSITolte le nove classi che vanno in via Vernia, restano altre 12 classi che la preside Grazia Angeloni, i genitori e gli stessi ragazzi chiedono insistentemente di spostare ma per cui al momento non si trova posto. Ieri mattina c'è stata una riunione per trovare spazi idonei. All'incontro hanno preso parte anche Pierangelo Trippitelli, per l'Ufficio scolastico provinciale, e Gabriella Liberatore. per quello regionale. Al momento, a di fuori di cinque aule vuote all'istituto Galiani, non sono stati trovati altri spazi. «Ma noi non ci fermiamo», assicura Di Pasquale, «continuiamo a cercare, anche se attualmente queste classi non si trovano vicino all'area di demolizione. Le più vicine erano le nove classi che abbiamo già destinato alla ex sede dello Scientifico. Il secondo lotto della demolizione potrebbe avvicinarsi maggiormente a queste classi ma, secondo quanto riferiscono i tecnici, è il terzo lotto che davvero si avvicinerà alle aule dove si tengono le lezioni. Se però si rispetta il cronoprogramma dei lavori, questo terzo step di abbattimento si potrebbe tenere nel corso delle vacanze natalizie».
CANTIERE CONTROLLATO
E dunque la Provincia si augura che si riesca a rispettare il cronoprogramma dei lavori e che, al momento del terzo e ultimo step della demolizione, la scuola possa essere chiusa per le vacanze di Natale. Sempre che le attività di cantiere non vengano fermate. I lavori sono già in ritardo e il rischio è che si perdano gli 11 milioni di euro messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il cantiere più controllato della città, con tanti residenti che passano molto tempo a osservare i lavori, è finito anche all'attenzione delle forze dell'ordine. Due giorni fa per effettuare controlli sono arrivati i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Chieti (Nil), insieme ai colleghi del gruppo forestale e della stazione di Chieti Principale.
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