Denso, l’intesa su 360 esuberi è rinviata
Non sono bastate 4 ore di confronto con i sindacati che chiedono contratti di solidarietà per sottoscrivere l’accordo
VASTO. Non sono bastate 4 ore di trattativa fra i dirigenti della Denso e i sindacati per raggiungere ieri sera un accordo sulla gestione di 360 «eccedenze» di personale nella fabbrica di Piana Sant'Angelo. Nel corso dell'incontro organizzato nei locali di Assindustria a Vasto , Cgil,Cisl e Uil hanno chiesto la sostituzione degli esuberi con contratti di solidarietà a rotazione spalmati fra tutti i 960 lavoratori.
«L'azienda non si oppone ma è necessario trovare un accordo su come gestire turni e contratti di solidarietà», spiega Primiano Biscotti, segretario provinciale della Cisl. La riunione è stata quindi aggiornata al 5 novembre. L'auspicio dei sindacati è che i contratti di solidarietà partano immediatamente dopo quella data. Nel frattempo, da lunedì fino al 5 novembre, andranno in cassa integrazione dai 600 ai 700 lavoratori,(circa il 70% ). Fino a fine anno sono previste altre fermate per smaltire le scorte in magazzino e rinnovare gli impianti. Gli ordinativi, a causa della crisi dell'automotive, sono in calo. Ma i sindacati hanno fiducia e si dicono convinti che dal 2013, grazie alle nuove produzioni, i ritmi di lavoro dell'industria giapponese potranno ridiventare competitivi.
«Nonostante la crisi e la paralisi del settore auto, Denso ha riconfermato 48milioni di investimenti a San Salvo», dicono i sindacati. Sta di fatto che almeno per il momento nella fabbrica di Piana Sant'Angelo ci sono 360 lavoratori in più rispetto alle esigenze produttive. Il Vastese paga a caro prezzo la crisi: è l'area regionale più colpita dalla recessione. Il comprensorio ha già perso 2mila posti di lavoro. Anche Pilkington annuncia lunghe soste lavorative. L'area industriale di San Salvo ingrana la marcia ridotta. Tutto l'indotto è costretto a fermarsi. «L'imperativo è non abbattersi. I contratti di solidarietà possono aiutare perché non pesano solo su alcuni lavoratori. Il sacrificio viene diviso fra tutto l'organico. Siamo fiduciosi di vedere accolte le nostre richieste nel prossimo confronto», sostengono Cgil,Cisl e Uil lanciando un messaggio tranquillizzante ai lavoratori. «Non ci stancheremo mai di chiedere però un colpo di reni alle istituzioni e alla politica. Servono azioni concrete. Fatti che dimostrino l'attenzione della politica per il Vastese. Per centinaia di famiglie il futuro è una grossa incognita. Molti lavoratori ricevono lo stipendio in ritardo. Ogni giorno la situazione diventa più delicata. Denso è una delle poche industrie che scommette ancora sul Vastese. Occorre che si torni a investire anche da noi», insistono i sindacati.
Paola Calvano
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