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Denso verso il minimo storico, il Pd incalza la Regione

SAN SALVO . Crisi dell'automotive: a fine anno la Denso toccherà il minimo storico dei lavoratori (636 contro i 1090 del 2022 ). Sedici rappresentanti del Pd hanno firmato un documento in cui...

SAN SALVO . Crisi dell'automotive: a fine anno la Denso toccherà il minimo storico dei lavoratori (636 contro i 1090 del 2022 ). Sedici rappresentanti del Pd hanno firmato un documento in cui chiedono alla Regione d’intervenire per frenare l'emorragia di posti di lavoro. «A rischio c'è il presente e il futuro di centinaia di famiglie», scrivono Francesco Menna, sindaco di Vasto e componente della segreteria provinciale del Pd, Simone Lembo, segretario del circolo Pd Vasto, Marianna Del Bonifro, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Vasto, Antonio Boschetti, segretario del circolo Pd San Salvo, Emanuela Tascone e Michela Torricella, consiglieri comunali del Pd San Salvo, Carlo Moro, consigliere provinciale di Chieti, Giuseppe Masciulli, sindaco di Palmoli, Paola Ulacco, segretaria del Circolo Pd di Villalfonsina e consigliere comunale, Federico Sboro e Marco Ulacco, consiglieri comunali di Villalfonsina, Antinoro Piscicelli, componente del consorzio di Bonifica sud e segretario del circolo Pd Casalbordino, Peppino De Cillis, consigliere comunale di Gissi, Carlo Delle Donne, segretario del circolo Pd di Liscia, Gabriele Paganelli, consigliere comunale di San Buono, Fausto Battista, consigliere comunale di Roccaspinalveti, Daniele Molisani e Armando Menna, consiglieri comunali di Monteodorisio. «L'assessore regionale alle Attività produttive e al Lavoro, Tiziana Magnacca, afferma di essere "proiettata al prossimo anno" senza però mettere in campo, oggi, azioni e soluzioni per contrastare la grave crisi industriale e produttiva che sta colpendo il Vastese», accusa il Pd.
«Se da una parte la Magnacca deposita alla commissione Bilancio della Camera l'emendamento sull'area di crisi complessa, cosa che chiediamo da tempo, dall'altra il Governo Meloni, a guida Fratelli d'Italia, con la manovra 2025 riduce dell'80% il fondo dell'automotive, scelta che si ripercuoterà con gravi danni su tutto il settore già fortemente colpito». I 16 rappresentanti del Pd ribadiscono dunque la necessità e l'urgenza da parte della Regione di intervenire a riguardo creando un fondo ad hoc per contrastare lo scenario negativo che si prospetta da qui a breve, alla luce anche delle decisioni del Governo Meloni. «Non è più accettabile», conclude il Pd, «che si continuino a leggere proclami e a vedere tavoli vuoti senza concretezza alcuna. Non è più accettabile che la Regione continui a rimanere inerme e ferma dinanzi a una crisi industriale che rischia di diventare irreparabile ed irrisolvibile se non viene presa sul serio. La vicenda non dipende solo dall'impegno della casa madre di nuovi investimenti futuri, né va lasciata nel limbo con il via libera alla cassa integrazione solo per i prossimi due mesi».