Di Campli: le casse comunali sono vuote
Il neo assessore: mancano i soldi anche per pagare i dipendenti. Bilancio in aula venerdì
LANCIANO. È scontro sul consuntivo 2010, che approda venerdì in consiglio comunale per l'approvazione. Per la giunta Paolini, che lo ha redatto poco prima della fine del mandato, è un «bilancio sano, con i conti in regola». Per la nuova amministrazione Pupillo è esattamente l'opposto: «I conti evidenziano una crisi finanziaria senza precedenti, le casse comunali sono vuote».
Questa mattina i dipendenti comunali andranno a ritirare lo stipendio, senza sapere che hanno rischiato di non poterlo fare. Il Comune è in rosso, le casse sono vuote. «C'è una crisi di liquidità mai vista prima», annuncia preoccupato l'assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «per permettere ai dipendenti comunali di ritirare lo stipendio abbiamo dovuto centellinare i soldi sul conto corrente postale. Mai accaduto».
È vero che il peso del personale aumenta sempre più, tanto che questa voce di uscita del bilancio costituisce quasi la metà delle spese correnti, che muovono circa 24 milioni di euro. Per la prima volta gli stipendi sono stati davvero a rischio.
«Sul bilancio che andiamo ad approvare venerdì», riprende Di Campli, «non abbiamo potuto fare modifiche perché è stato approvato in giunta l'11 maggio scorso, prima delle votazioni. Costituisce la base di partenza della nostra gestione che, visti conti, non è delle migliori».
Dalle tinte fosche dipinte dall'assessore Di Campli, si passa a quelle più rassicuranti dell'ex assessore alle finanze, Ermando Bozza. «I conti sono in regola, il Comune è sano», afferma sicuro colui che ha amministrato le casse comunali per oltre 10 anni, «c'è un avanzo di bilancio di oltre 600mila euro e l'indebitamento è stabile. Vantiamo crediti, in particolare con la Sasi, di oltre 2 milioni 500mila euro. La maggioranza eredita una situazione ottimale».
E la mancanza di liquidità? «È momentanea», assicura Bozza, «tra un mese si sbloccheranno i trasferimenti statali, arriveranno i soldi dalla Sasi e ci saranno l'entrate dall'Ici e gli oneri di urbanizzazione che l'approvazione del piano regolatore libererà». Di tutt'altro avviso è Di Campli: «C'è l'avanzo ma è inutilizzabile così, come i crediti Sasi: se ne parla da dieci anni e non arrivano. Sono soldi che esistono solo sulla carta ma che non si possono usare. Sono anche vincolati dai revisori dei conti nel fondo rischi. A testimoniare le difficoltà economiche è anche l'avanzo del patto di stabilità: è solo di 6mila euro». In aula sarà scontro.
«Il bilancio sarà approvato», assicura comunque Davide Caporale (Lanciano nel cuore), presidente della commissione bilancio, «certo è che ci attendono tempi duri. Viste le difficoltà evidenziate da un bilancio che non prevede l'aumento delle tasse ai cittadini, abbiamo deciso di lasciare inalterati i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e l'indennità di funzione al presidente del consiglio comunale».
Questa mattina i dipendenti comunali andranno a ritirare lo stipendio, senza sapere che hanno rischiato di non poterlo fare. Il Comune è in rosso, le casse sono vuote. «C'è una crisi di liquidità mai vista prima», annuncia preoccupato l'assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «per permettere ai dipendenti comunali di ritirare lo stipendio abbiamo dovuto centellinare i soldi sul conto corrente postale. Mai accaduto».
È vero che il peso del personale aumenta sempre più, tanto che questa voce di uscita del bilancio costituisce quasi la metà delle spese correnti, che muovono circa 24 milioni di euro. Per la prima volta gli stipendi sono stati davvero a rischio.
«Sul bilancio che andiamo ad approvare venerdì», riprende Di Campli, «non abbiamo potuto fare modifiche perché è stato approvato in giunta l'11 maggio scorso, prima delle votazioni. Costituisce la base di partenza della nostra gestione che, visti conti, non è delle migliori».
Dalle tinte fosche dipinte dall'assessore Di Campli, si passa a quelle più rassicuranti dell'ex assessore alle finanze, Ermando Bozza. «I conti sono in regola, il Comune è sano», afferma sicuro colui che ha amministrato le casse comunali per oltre 10 anni, «c'è un avanzo di bilancio di oltre 600mila euro e l'indebitamento è stabile. Vantiamo crediti, in particolare con la Sasi, di oltre 2 milioni 500mila euro. La maggioranza eredita una situazione ottimale».
E la mancanza di liquidità? «È momentanea», assicura Bozza, «tra un mese si sbloccheranno i trasferimenti statali, arriveranno i soldi dalla Sasi e ci saranno l'entrate dall'Ici e gli oneri di urbanizzazione che l'approvazione del piano regolatore libererà». Di tutt'altro avviso è Di Campli: «C'è l'avanzo ma è inutilizzabile così, come i crediti Sasi: se ne parla da dieci anni e non arrivano. Sono soldi che esistono solo sulla carta ma che non si possono usare. Sono anche vincolati dai revisori dei conti nel fondo rischi. A testimoniare le difficoltà economiche è anche l'avanzo del patto di stabilità: è solo di 6mila euro». In aula sarà scontro.
«Il bilancio sarà approvato», assicura comunque Davide Caporale (Lanciano nel cuore), presidente della commissione bilancio, «certo è che ci attendono tempi duri. Viste le difficoltà evidenziate da un bilancio che non prevede l'aumento delle tasse ai cittadini, abbiamo deciso di lasciare inalterati i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e l'indennità di funzione al presidente del consiglio comunale».
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