la replica

Di Giuseppantonio: le imprese pagate sono tutte sul sito

CHIETI. «L’elenco delle imprese pagate dalla Provincia da gennaio a maggio è consultabile sul sito dell’ente che ha dato, in questo modo, un ulteriore esempio di trasparenza e di buon governo»....

CHIETI. «L’elenco delle imprese pagate dalla Provincia da gennaio a maggio è consultabile sul sito dell’ente che ha dato, in questo modo, un ulteriore esempio di trasparenza e di buon governo». Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia, precisa che l’amministrazione provinciale ha pubblicato con chiarezza, on-line, l’elenco delle imprese pagate finora grazie al decreto ministeriale “sblocca crediti.” Non ci sono stati ritardi o dimenticanze e la lista delle imprese che hanno eseguito per conto della Provincia una serie di lavori pubblici, ricorda Di Giuseppantonio, è consultabile da lunedì sul sito della Provincia. Nel dettaglio basta cliccare sulla finestra “Trasparenza, valutazione e merito” per poi aprire la cartella “Archivio, mandati e reversali.” «Dove sono state sistemate una serie di cartelle in foglio excel, a seconda del mese di liquidazione. Nelle caselle c’è chiaramente», afferma Di Giuseppantonio- il numero della pratica saldata, il settore competente, il nome del beneficiario e l’importo riconosciuto con la massima precisione possibile. Non a caso si va da cifre di poche migliaia di euro a parcelle ben più corpose».

Insomma la Provincia, ribadisce il presidente, ha rispettato a pieno gli impegni assunti con le imprese dando prova, inoltre, di grande trasparenza in quanto tutti i pagamenti sono consultabili da ogni utente. «A decorrere da lunedì» spiega Di Giuseppantonio «come anticipato a mezzo stampa. Il resto sono solo fandonie e rappresentano notizie non vere. Mai come in questo caso le carte parlano chiaro».

Anche perché la scelta della Provincia non è dipesa da normative di legge. «Non c’è stata nessuna imposizione di legge. La pubblicazione dei pagamenti alle imprese», riprende Di Giuseppantonio, «è frutto di una scelta ben consapevole per rendere trasparente la gestione del denaro pubblico. In questo, il nostro ente, risulta essere tra i primi in Italia senza rischio di alcuna smentita».(j.o.)

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