Di Primio: in aula troppi errori
Due giorni della maggioranza sulla Maielletta per ritrovare condivisione
PASSO LANCIANO. «Voglio un consiglio comunale più responsabile, perché nelle ultime sedute ci siamo fatti troppi autogol, e una giunta più attenta a quanto accade in città. Ma escludo problemi di carattere amministrativo e politico nella maggioranza». Il sindaco Umberto Di Primio catechizza la coalizione di centrodestra che si è rifugiata a Mamma Rosa per recuperare slancio.
Il conclave in montagna si è aperto ufficialmente ieri mattina e si concluderà in serata dopo una serie di confronti serrati tra sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e dirigenti comunali. All'appello del primo cittadino hanno risposto presenti anche il presidente della Teate Servizi Valerio Visini, il presidente di Chieti solidale Giuseppe Melchiorre e il presidente del cda del teatro Marrucino Paolo Roccioletti. Il senatore Fabrizio Di Stefano ha salutato politici e dirigenti di palazzo d'Achille nella hall dell'hotel Mamma Rosa per poi abbandonare rapidamente il panorama mozzafiato della Maielletta a causa di improrogabili impegni istituzionali.
«Siamo qui in abiti comuni», spiega il sindaco, «per confrontarci e trovare un'ampia condivisione sul programma amministrativo della città che dovremo realizzare nei prossimi mesi. Entro il primo semestre del 2012 daremo un'impronta precisa del nostro governo al capoluogo teatino».
E' innegabile, però, come nella due giorni di Passo Lanciano sia necessario rinsaldare le redini di una coalizione vasta e, per questo, piuttosto difficile da tenere insieme. Non a caso in consiglio vanno in scena, troppo spesso, spettacoli indecorosi malgrado la maggioranza possa contare su 27 consiglieri. Emblematico l'ultimo consiglio riunitosi in seconda convocazione per trattare un solo punto all'ordine del giorno. «Il consiglio deve essere più responsabile perché in aula abbiamo perso tre o quattro partite», amette Di Primio, «con un risultato netto. Il consigliere è stato eletto per occupare il suo banco e deve fare questo».
Sulla voglia di protagonismo del Terzo polo, che conta diversi esponenti di giunta, Di Primio è chiaro. «L'Udc e il Fli pur avendo linee nazionali di partito distanti dal Pdl condividono il nostro programma. E' chiaro che si va avanti insieme compatti. Qualora le cose non dovessero andare però», avverte il sindaco, «si affonda insieme». Parole inequivocabili che riecheggiano nelle orecchie degli assessori e dei rappresentanti di partito seduti in sala. Per ora, comunque, il sindaco esclude rimpasti in giunta. «Non esistono problemi amministrativi o politici nella maggioranza. Sono solo preoccupato per le poche risorse in bilancio», dice, «e per i debiti ereditati da fronteggiare».
Nel pomeriggio ogni assessore ha ricevuto gli obiettivi da centrare entro l'anno. Di nuovo, il sindaco ha annunciato la stesura della bozza del nuovo regolamento comunale e l'istituzione dell'ufficio preposto alla stesura del nuovo piano regolatore.
Il conclave in montagna si è aperto ufficialmente ieri mattina e si concluderà in serata dopo una serie di confronti serrati tra sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e dirigenti comunali. All'appello del primo cittadino hanno risposto presenti anche il presidente della Teate Servizi Valerio Visini, il presidente di Chieti solidale Giuseppe Melchiorre e il presidente del cda del teatro Marrucino Paolo Roccioletti. Il senatore Fabrizio Di Stefano ha salutato politici e dirigenti di palazzo d'Achille nella hall dell'hotel Mamma Rosa per poi abbandonare rapidamente il panorama mozzafiato della Maielletta a causa di improrogabili impegni istituzionali.
«Siamo qui in abiti comuni», spiega il sindaco, «per confrontarci e trovare un'ampia condivisione sul programma amministrativo della città che dovremo realizzare nei prossimi mesi. Entro il primo semestre del 2012 daremo un'impronta precisa del nostro governo al capoluogo teatino».
E' innegabile, però, come nella due giorni di Passo Lanciano sia necessario rinsaldare le redini di una coalizione vasta e, per questo, piuttosto difficile da tenere insieme. Non a caso in consiglio vanno in scena, troppo spesso, spettacoli indecorosi malgrado la maggioranza possa contare su 27 consiglieri. Emblematico l'ultimo consiglio riunitosi in seconda convocazione per trattare un solo punto all'ordine del giorno. «Il consiglio deve essere più responsabile perché in aula abbiamo perso tre o quattro partite», amette Di Primio, «con un risultato netto. Il consigliere è stato eletto per occupare il suo banco e deve fare questo».
Sulla voglia di protagonismo del Terzo polo, che conta diversi esponenti di giunta, Di Primio è chiaro. «L'Udc e il Fli pur avendo linee nazionali di partito distanti dal Pdl condividono il nostro programma. E' chiaro che si va avanti insieme compatti. Qualora le cose non dovessero andare però», avverte il sindaco, «si affonda insieme». Parole inequivocabili che riecheggiano nelle orecchie degli assessori e dei rappresentanti di partito seduti in sala. Per ora, comunque, il sindaco esclude rimpasti in giunta. «Non esistono problemi amministrativi o politici nella maggioranza. Sono solo preoccupato per le poche risorse in bilancio», dice, «e per i debiti ereditati da fronteggiare».
Nel pomeriggio ogni assessore ha ricevuto gli obiettivi da centrare entro l'anno. Di nuovo, il sindaco ha annunciato la stesura della bozza del nuovo regolamento comunale e l'istituzione dell'ufficio preposto alla stesura del nuovo piano regolatore.
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