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Diciassette mesi per un’ecografia
Piccirilli: perché la Asl non organizza turni serali per gli esami?
LANCIANO. «Per un’ecografia all’ospedale Renzetti deve attendere giugno 2015». Questa la risposta data dall’operatore del Cup frentano a un uomo di Lanciano che si è rivolto all’associazione Lanciano Europa per lamentarsi del disservizio.
«Il cittadino ci ha detto che, siccome ha dei problemi piuttosto seri da verificare, non può attendere neanche qualche settimana», spiega Francesco Piccirilli, presidente di Lanciano Europa, «purtroppo non si tratta di un caso sporadico ma generalmente diffuso nella nostra sanità frentana».
I tempi di attesa per le ecografie e per gli esami programmati sono infatti cresciuti nell’ultimo anno. Nel gennaio 2013 l’attesa era di un anno, ad ottobre era salita a 14 mesi ora siamo a 16-17 mesi, come accade per l’ecodoppler e peggio ancora per la mammografie dove l’attesa è di quasi due anni. «In altri ospedali si sono organizzati facendo turni serali», fa notare Piccirilli, «che cosa impedisce di sperimentare anche da noi questa possibilità? Siamo profondamente delusi da questa situazione che è davvero al collasso. Chi si assume le responsabilità di disagi provocati ai tanti cittadini che ogni giorno vanno al Cup per prenotare delle prestazioni necessarie? E chi non può permettersi di pagare e non ha la possibilità quindi di andare in qualche centro privato, cosa deve fare? Il fenomeno migratorio verso altre regioni è aumentato a dismisura, con costi e disagi che i cittadini sono costretti a pagare sulla loro pelle. Altrove la sanità pubblica funziona. Qui no».
Teresa Di Rocco
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