Diffida alla Asl di Chieti: "Irregolare il concorso bis per psicologi"
I professionisti in graduatoria a Pescara diffidano la Asl di Chieti: bisognava pescare subito i nominativi della prima lista
CHIETI. Quel concorso non si doveva fare, psicologi diffidano la Asl di Lanciano-Chieti-Vasto. La vicenda parte da due concorsi per il medesimo profilo professionale (dirigente psicologo, ruolo sanitario, disciplina di Psicologia), uno indetto dalla Asl 3 Pescara (a settembre del 2011) e l’altro dalla Asl teatina (30 luglio 2015).
Non ci stanno alcune psicologhe idonee nella graduatoria del primo: «Si sono ignorate» affermano «le diverse normative nazionali e la nota dello stesso presidente Luciano D’Alfonso che indicano, come prioritario, lo scorrimento delle graduatorie già formate, anche di altre amministrazioni, rispetto all’indizione di nuove procedure selettive».
Dalla Direzione Generale della Asl fanno sapere che: «Le Asl hanno una “facoltà” e non un “obbligo” quello di accedere ad altre graduatorie». La diffida, inviata lo scorso 13 aprile alla Asl teatina e per conoscenza alla Corte dei Conti, è stata redatta dall’avvocato GianLuca Verdesca, del Foro di Ancona. Il 25 novembre 2013 fu approvata la graduatoria degli idonei al concorso della Asl pescarese, malgrado ciò, il 30 luglio dello scorso anno la Asl di Lanciano-Chieti-Vasto bandiva un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 1 posto di dirigente psicologo disciplina di Psicologia. Oltre a un'ampia e complessa normativa, nella diffida si riporta una nota del 5 novembre 2015 del Commissario ad acta (Luciano D’Alfonso) competente per il Piano di risanamento del sistema sanitario regionale: «Al fine di acquisire, in tempi brevi, personale dell'area sanitaria a tempo indeterminato e al fine di diminuire, peraltro, i contratti di lavoro flessibile, si ritiene utile che ogni Asl possa utilizzare le graduatorie valide di concorsi già espletate dalle altre Asl regionali».
Inoltre si fa riferimento alla delibera 149/2015 della Corte dei Conti (sezione di controllo dell'Umbria) che indica l'utilizzo delle graduatorie valide di altre amministrazioni, quale “procedura ordinaria”, mentre l'indizione di un nuovo concorso deve costituire la “deroga”. Con la diffida chiedono alla Asl di Lanciano-Vasto–Chieti: «In primo luogo e in via preliminare e urgente, revochi o comunque annulli in autotutela il bando di cui alla delibera n. 199 del 30.7.2015; in secondo luogo, in via parimenti urgente, attinga il posto di cui si discute direttamente dalla graduatoria approvata dalla Asl di Pescara n. 1138 del 2013».
Se ne dovrebbe sapere qualcosa di più dall'incontro di oggi tra le “idonee in graduatoria” e il vice commissario alla Sanità, Giuseppe Zuccatelli,argomento che, comunque, interesserebbe anche altre figure professionali, come neuropsichiatri infantili.