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Dipendente promosso vigile Il caso torna in tribunale

LANCIANO. Torna in aula domani Luciano Di Corinto, il dipendente comunale promosso a vigile urbano senza aver superato l’esame. Nell’udienza preliminare, svolta nel 2012, il “vigile atipico” fu...

LANCIANO. Torna in aula domani Luciano Di Corinto, il dipendente comunale promosso a vigile urbano senza aver superato l’esame. Nell’udienza preliminare, svolta nel 2012, il “vigile atipico” fu prosciolto dall’imputazione di falsità ideologica in atti pubblici e rinviato a giudizio per concorso in abuso d’ufficio con l’ex sindaco Filippo Paolini. Accusa dalla quale, per altro, l’uomo è stato assolto in appello nei giorni scorsi.

All’epoca, però, la Procura impugnò il proscioglimento per il falso. Sul ricorso in appello la Cassazione rinviò il fascicolo al tribunale di Lanciano: si vedrà nel corso del dibattimento se esistono i presupposti per una eventuale condanna. Paolini, invece, è stato già condannato ad otto mesi per falso ideologico in atti pubblici, per aver firmato il decreto che attestava che Di Corinto aveva frequentato il corso e superato l’esame, e che quindi poteva svolgere la funzione di agente. Per contestare lo stesso reato anche al dipendente, la Procura dovrebbe dimostrare che Di Corinto, difeso dall’avvocato Errico Sacco, abbia avuto accesso ad atti e documenti. Il pm Rosaria Vecchi ha convocato come testimone anche il comandante della polizia municipale, Guglielmo Levante. (s.so.)

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