Direzione teatro, Papaleo tifa Melozzi
Il comico con Giannini e Bosso sostiene il maestro teramano
CHIETI. Stop ai pronostici e alle proteste preventive. Il nome del nuovo direttore artistico del Marrucino verrà deciso oggi. Una scelta importante per l'attuale cda che potrebbe significare il rilancio del teatro lirico regionale o la sua completa disfatta.
Bocche cucite sulla scelta definitiva, anche se imminente, di quello che dovrà essere il «salvatore» del Marrucino. Già, perché il prescelto oltre ad essere un eccellente «creativo», in grado di organizzare spettacoli di spessore, dovrà anche avere la stoffa del manager per traghettare i fondi necessari a sostegno della programmazione artistica. Qualità che in più di una occasione sono state riconosciute in uno dei sei candidati in lizza per la nomina. Alla lista dei 20 artisti abruzzesi che stanno facendo il tifo per il giovane teramano Enrico Melozzi si aggiungono altri nomi di prestigio. Tra i sostenitori dell'ultimo minuto anche l'attore Rocco Papaleo protagonista indiscusso insieme a Gianni Morandi del Festival di Sanremo edizione 2012, il regista-attore Adriano Giannini figlio del più noto Giancarlo e il trombettista jazz Fabrizio Bosso. «Il giovane compositore e direttore d'orchestra Melozzi (35 anni il prossimo mese di giugno), vanta già da anni collaborazioni e progetti musicali di caratura internazionale» scrivono gli artisti nella lettera indirizzata al sindaco Umberto Di Primio, «distinguendosi sempre per la qualità musicale delle sue opere, originali, e per le capacità manageriali e artistiche nel settore della produzione. Sarebbe un segnale bellissimo, di meritocrazia, di grandissima trasparenza e fiducia, per tutti. Una boccata d ossigeno, oltre le barricate e i piccoli interessi locali».
Ma a decidere saranno il presidente del cda del teatro, Paolo Roccioletti e i due consiglieri Cristiano Sicari e Gaetano Bonetta. Anche se l'opposizione di centrosinistra dà il risultato per scontato sostenendo che a dirigere l'orchestra della «giuria» sarà in realtà il senatore Fabrizio Di Stefano. Ufficialmente la scelta è ridotta a sei candidati su 22 curriculum presentati. Spiccano i nomi di Maurizio Di Mattia, regista lirico del teatro dell'Opera di Roma, Maurizio Colasanti, maestro giramondo con una direzione artistica nel teatro di Londrina in Brasile, Sergio Rendine, (il più accreditato nel centrodestra) attuale direttore dell'Orchestra sinfonica siciliana, ed ex direttore artistico del Marrucino fino al dicembre 2007 nonché ideatore del fortunato format della Settimana mozartiana e il maestro Fabio D'Orazio, direttore artistico del Marrucino nell'anno appena trascorso e firmatario della stagione di lirica 2012.
«Chiunque sia l'eletto» sostiene il sindaco Umberto Di Primio «dovrà rimboccarsi le maniche e mettere a frutto le proprie capacità artistiche, di organizzatore e manager». Ma anche di mago-illusionista verrebbe da aggiungere. Con le casse, al momento vuote, non sarà facile per il prescelto portare avanti il programma culturale presentato di recente dal cda.
Bocche cucite sulla scelta definitiva, anche se imminente, di quello che dovrà essere il «salvatore» del Marrucino. Già, perché il prescelto oltre ad essere un eccellente «creativo», in grado di organizzare spettacoli di spessore, dovrà anche avere la stoffa del manager per traghettare i fondi necessari a sostegno della programmazione artistica. Qualità che in più di una occasione sono state riconosciute in uno dei sei candidati in lizza per la nomina. Alla lista dei 20 artisti abruzzesi che stanno facendo il tifo per il giovane teramano Enrico Melozzi si aggiungono altri nomi di prestigio. Tra i sostenitori dell'ultimo minuto anche l'attore Rocco Papaleo protagonista indiscusso insieme a Gianni Morandi del Festival di Sanremo edizione 2012, il regista-attore Adriano Giannini figlio del più noto Giancarlo e il trombettista jazz Fabrizio Bosso. «Il giovane compositore e direttore d'orchestra Melozzi (35 anni il prossimo mese di giugno), vanta già da anni collaborazioni e progetti musicali di caratura internazionale» scrivono gli artisti nella lettera indirizzata al sindaco Umberto Di Primio, «distinguendosi sempre per la qualità musicale delle sue opere, originali, e per le capacità manageriali e artistiche nel settore della produzione. Sarebbe un segnale bellissimo, di meritocrazia, di grandissima trasparenza e fiducia, per tutti. Una boccata d ossigeno, oltre le barricate e i piccoli interessi locali».
Ma a decidere saranno il presidente del cda del teatro, Paolo Roccioletti e i due consiglieri Cristiano Sicari e Gaetano Bonetta. Anche se l'opposizione di centrosinistra dà il risultato per scontato sostenendo che a dirigere l'orchestra della «giuria» sarà in realtà il senatore Fabrizio Di Stefano. Ufficialmente la scelta è ridotta a sei candidati su 22 curriculum presentati. Spiccano i nomi di Maurizio Di Mattia, regista lirico del teatro dell'Opera di Roma, Maurizio Colasanti, maestro giramondo con una direzione artistica nel teatro di Londrina in Brasile, Sergio Rendine, (il più accreditato nel centrodestra) attuale direttore dell'Orchestra sinfonica siciliana, ed ex direttore artistico del Marrucino fino al dicembre 2007 nonché ideatore del fortunato format della Settimana mozartiana e il maestro Fabio D'Orazio, direttore artistico del Marrucino nell'anno appena trascorso e firmatario della stagione di lirica 2012.
«Chiunque sia l'eletto» sostiene il sindaco Umberto Di Primio «dovrà rimboccarsi le maniche e mettere a frutto le proprie capacità artistiche, di organizzatore e manager». Ma anche di mago-illusionista verrebbe da aggiungere. Con le casse, al momento vuote, non sarà facile per il prescelto portare avanti il programma culturale presentato di recente dal cda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA