Domani l’interrogatorio di Troilo 

SANT'EUSANIO DEL SANGRO. Migliorano le condizioni del ventisettenne indiano, S.S., che sabato pomeriggio è stato accoltellato nel parcheggio dietro il municipio di Sant'Eusanio del Sangro. A sferrare tre fendenti all'addome è stato Dimitri Troilo, 22 anni, arrestato con l'accusa di lesioni personali aggravate. Per il giovane, assistito dall'avvocato Andrea Cerrone, è stato intanto fissato l'interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa: si terrà domattina nel carcere di Villa Stanazzo a Lanciano, dove Troilo è rinchiuso da sabato. Non è la prima volta che il 22enne finisce nei guai. Tre anni fa si scagliò anche contro i carabinieri, allertati dal gestore di un bar in cui, in stato di alterazione psicofisica, stava importunando i clienti insieme ad un amico. In paese nell'ultimo periodo sembra avesse preso di mira proprio la comunità indiana, che invece risulta perfettamente integrata. Anche sabato il suo insano interesse si era diretto a un 27enne di nazionalità indiana, che si trovava nella piazzetta con amici. Troilo lo ha colpito più volte all'addome, lasciandolo dolorante e sanguinante. Mentre S.S. veniva adagiato nel bagagliaio di un'auto, in attesa dell'arrivo dei soccorsi, Troilo si è rifugiato nell'abitazione di un amico, che affaccia proprio sulla piazzetta, e da una finestra ha iniziato a lanciare bottiglie di vetro all'indirizzo dei connazionali del giovane ferito, tra i quali era montata la rabbia. All'arrivo dei carabinieri, intervenuti dalla stazione di Castel Frentano e dal Nucleo operativo della compagnia di Lanciano, era in atto un parapiglia. I militari hanno fatto irruzione nell'abitazione e bloccato Troilo. Successivamente hanno effettuato un sopralluogo tecnico, nel corso del quale sono state rinvenute tracce ematiche ed altri elementi utili, e raccolto informazioni e testimonianze che hanno permesso di ricostruire la sequenza dei fatti. Per il 22enne è scattato l'arresto per lesioni personali aggravate e il trasferimento nel supercarcere di Lanciano.
Stefania Sorge