Dopo 5 anni di attese Punta Penna ha il piano regolatore

Il comandante D’Urso: grazie a quanti hanno fatto squadra Gli imprenditori: qui gli approdi per le ditte abruzzesi

VASTO. Il tenente di vascello Giuliano D’Urso ha firmato ieri mattina il decreto di adozione del nuovo piano regolatore portuale di Punta Penna. L’avallo del documento è avvenuto nell’aula consiliare, alla presenza di numerose autorità civili e marittime, imprenditori ed economisti. Per il sindaco, Luciano Lapenna, e il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, si è trattato di un passaggio storico sia per il porto di Vasto e sia per l’economia del comprensorio.

A sbloccare in cinque mesi lo strumento che era rimasto intrappolato per cinque anni nelle sabbie mobili della burocrazia è stato il tenente di vascello D’Urso, comandante del Circolare di Vasto. L’ufficiale ieri mattina ha incassanto il plauso degli imprenditori e del comandante della capitaneria di porto di Ortona, Fabrizio Giovannone.

«In cinque mesi D’Urso è riuscito a venire fuori da un empasse che sembrava insuperabile. Quello che va apprezzato è stato il coraggio del comandante a ribadire per Vasto la portualità regionale uscendo dalla logica campanilistica e sostenendo la logica del sistema portuale», ha sottolineato Giovannone. L’adozione del Prg è fondamentale per l’ottenimento dei Fas, i finanziamenti che vanno elargiti solo se i progetti sono cantierabili.

Progettato dall’ingegnere Alberto Noli per la società Modimar, il Prg oltre a confermare la vocazione commerciale e mercantile del bacino, riserva l’area di ponente dello scalo allo sviluppo del futuro traffico passeggeri - tallone d’Achille di Punta Penna - salvaguardando la navigazione da diporto e le unità da pesca ormeggiate alla banchine di levante. Le opere costano 30 milioni di euro. Prevista la realizzazione della stazione marittima e il potenziamento della rete ferroviaria interna invocata dalle grandi industrie. Da tre anni il Consorzio industriale e il Comune hanno inserito lo scalo nell’elenco delle infrastrutture da finanziare con i piani comunitari europei 2007-2013.

Gli amministratori confidano nel nuovo porto per il rilancio dell’economia. «Le nostre aziende fino a oggi si sono dovute servire di porti fuori regione. La stessa cosa i turisti: scandaloso», ha ribadito Lapenna.

Nei prossimi giorni il documento firmato ieri sarà sottoposto all’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ottenuto il via libero definitivo della Regione si passerà alla fase esecutiva (confidando nell’arrivo dei finanziamenti). «Se in cinque mesi è stata sbrogliata una matassa aggrovigliata, è merito di tutti coloro che hanno fatto squadra con l’autorità marittima, dal Coasiv ai consiglieri regionali del Vastese. Chiedo a questi ultimi un ulteriore colpo di reni per far sì che lo strumento arrivi prima possibile al traguardo definitivo», ha detto il comandante D’Urso guardando i consiglieri regionali Antonio Prospero e Giuseppe Tagliente.

Grande la soddisfazione di Gabriele Tumini, presidente di Assovasto, e dell'imprenditore Gennaro Strever. «Finalmente Punta Penna potrà divenire il crocevia del sistema integrato di infrastrutture logistiche che permetteranno al nostro territorio di riprendersi», ha detto Strever. «Punta Penna potrà assumere il ruolo di porto d’Abruzzo e divenire scalo sicuro per i propri operatori», ha aggiunto Tumini.

Paola Calvano

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