Dopo elezioni: i nuovi sindaci già al lavoro
Tornano al comando Fagnilli e Salerno, resta la Passalacqua, all’esordio Finamore cuoco alla Camera
LANCIANO. I sindaci neo eletti già sono al lavoro, come Palmerino Fagnilli, primo cittadino di Pizzoferrato. «Gli elettori ci hanno dato un consenso inaspettato: 513 voti, contro i 269 dell’altra lista, sono tanti», afferma il Fagnilli, consigliere provinciale Idv che è già stato sindaco dal 1999 al 2004 e dal 2004 al 2007, anno nel quale ebbe la sfiducia e arrivò il commissario. «Abbiamo trovato in Comune tanti problemi. Dobbiamo ricreare un tessuto sociale, distensione e armonia», conclude Fagnilli che prende il posto di Nicola Tarantini, il quale non si è ricandidato. Gli elettori, comunque, hanno bocciato il suo vicesindaco, Tony Ragnelli, che correva come primo cittadino. Per quanto riguarda le giunte, la legge prevede la loro presenza solo nei comuni con più di 1.000 abitanti: a Pizzoferrato sono previsti due assessori di cui uno vicesindaco.
A Villa Santa Maria, dopo un anno di commissariamento dovuto alla sfiducia dell’ex sindaco Vito Paolini, gli elettori hanno premiato Pino Finamore che ha avuto la meglio su Francescopaolo Falconio, già sindaco (vincendo sullo stesso Finamore) dal 2006 al 2011. «Nella patria dei cuochi», dice Finamore, «sono il primo sindaco cuoco (lavora alla Camera dei deputati, ndc). Nella campagna elettorale abbiamo parlato solo di programmi e progetti e questo ci ha premiato. L’urgenza è rimettere in sesto un bilancio che ha un buco di 600 mila euro e quindi puntare molto sul turismo culinario e religioso, poiché a Villa è nato San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi».
Nel paese più piccolo nel quale si è votato, Fallo, con 150 abitanti, primo cittadino è Alfredo Salerno, nipote del sindaco uscente, Carmine Salerno che ha retto le sorti del Comune per venti anni. Alfredo Salerno, tra una candidatura e l’altra di Carmine, è già stato sindaco.
A Pennadomo la riconferma di Antonietta Passalacqua, sindaco uscente, acuisce le polemiche della campagna elettorale. L’accusa, mossa soprattutto dalla lista di Francescantonio Brignola (che ha perso con 16 voti di scarto) è che la Passalacqua sarebbe ineleggibile perché al terzo mandato. Dell’argomento è stato informato il prefetto: la questione sarà trattata nel consiglio comunale d’insediamento. Se la lista di Brignola dovesse aver ragione, a Pennadomo arriverà il commissario e quindi si tornerà a votare.
Matteo Del Nobile
©RIPRODUZIONE RISERVATA