operazione adriatico
Droga dalla camorra, coniugi scarcerati
VASTO. Operazione Adriatico: altri due indagati hanno ottenuto la scarcerazione dai giudici del tribunale del Riesame dell’Aquila. Le porte del carcere di Castrogno di Teramo si sono aperte per...
VASTO. Operazione Adriatico: altri due indagati hanno ottenuto la scarcerazione dai giudici del tribunale del Riesame dell’Aquila.
Le porte del carcere di Castrogno di Teramo si sono aperte per Enrico Tumini, difeso dall’avvocato Nicola Chieffo. La moglie, Angelika Koidl, difesa dall’avvocato Agostino Chieffo, ha potuto invece lasciare il carcere di Latina.
Enrico Tumini e la moglie secondo il racconto del collaboratore di giustizia, Lorenzo Cozzolino, avrebbero fatto parte della struttura logistica del clan Cozzolino. «Ne custodivano l’arsenale», si legge nel documento della Direzione sistrettuale antimafia. I due avrebbero custodito anche diverse partite di sostanze stupefacenti, prevalentemente hashisc, in alcuni locali che erano nella loro disponibilità e per questo sarebbero stati retribuiti settimanalmente.
«In sede di discussione ho evidenziato le insussistenze delle esigenze cautelari poichè i fatti contestati risalgono addirittura al 2004», afferma l’avvocato Nicola Chieffo. «Ho anche sottolineato la genericità e l’indeterminatezza delle accuse mosse all’indagato paventando la possibilità che stante il notevole lasso di tempo trascorso dai fatti, il collaboratore di giustizia possa essere incorso in un errore di persona».
L’avvocato Chieffo si è riservato in sede dibattimentale di chiedere un confronto fra Tumini e Cozzolino.
Analoghe le motivazioni che hanno convinto il Riesame a concedere la scarcerazione anche alla moglie di Tumini, Angelika Koildl. La donna già lunedì pomeriggio è potuta tornare a casa. (p.c.)
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