CHIETI SCALO
Droga e movida, sigilli al pub e nella braceria
Il giudice ha disposto il sequestro dei due locali di Simone Di Muzio, arrestato con il fratello Andrea e un dipendente, per spaccio di coca e hascisc
CHIETI. Squadra mobile di Chieti e guardia di finanza hanno posto sotto sequestro preventivo la braceria e il pub di Chieti Scalo al centro, nei giorni scorsi, di una vicenda di droga e movida. Il provvedimento è stato firmato dal gip del Tribunale di Chieti, Maria Allieri, su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani, nell'ambito dell'inchiesta che lo scorso 11 maggio ha portato all'arresto dei fratelli Simone e Andrea Di Muzio e di Michele Montuori, ritenuti responsabili, in concorso, di detenzione a fine di spaccio di cocaina e hascisc. Simone Di Muzio è titolare e diretto esercente dei due locali pubblici, mentre gli altri due arrestati ne sono dipendenti. In quell'occasione, erano stati sequestrati oltre 200 grammi di cocaina e cento di hascisc insieme a 8mila euro in contanti. Il 18 maggio, il questore di Chieti, Raffaele Palumbo, aveva disposto la chiusura per dieci giorni, con sospensione della licenza, di entrambi i locali ai sensi dell'articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Nei due locali è stato trovato, con le sostanze stupefacenti, materiale per pesare e confezionare la droga. L'autorità giudiziaria ha ritenuto che la libera disponibilità del pub e della braceria avrebbe potuto aggravare, protrarre e agevolare la commissione di ulteriori reati.