Droga lasciata in spiaggia: ci sono tracce degli scafisti

Torino di Sangro, impronte dove sono stati trovati 80 chili di marijuana Confronti con un carico sulla costa veneta: l’imballaggio è indentico

TORINO DI SANGRO. Contavano probabilmente sulla complicità del buio e delle avverse condizioni meteo gli scafisti che all’alba di martedì hanno depositato sulla spiagga delle Morge, a Torino di Sangro, 80 chilogrammi di marijuana divisa in 27 panetti. L’arrivo dei carabinieri li ha colti di sorpresa ed ha fatto saltare i piani degli spacciatori. Con ogni probabilità il gruppo fa parte della stessa associazione che qualche giorno fa ha scaricato un importante carico di droga a Portogruaro, nel Veneto. Il materiale impermeabile utilizzato per avvolgere i panetti e impedire all’umidità e all’acqua del mare di rovinare la marijuana, è lo stesso sia per il carico sequestrato a Torino di Sangro e sia per quello recuperato a Portogruaro. La scoperta fatta dai militari della caserma di Torino di Sangro rappresenta un importante tassello nelle indagini del traffico di stupefacenti dall’Albania all’Italia e disegna un altro tratto nella mappa dello spaccio internazionale di droga.

La nuova via della droga. Da almeno due anni l’Albania rifornisce l’Abruzzo di droga via terra passando dalla Puglia. Negli ultimi mesi, tuttavia, la presenza di servizi mirati ha portato al sequestro di grosse partite nella zona di San Salvo. Un sequestro è stato fatto all’uscita del casello Vasto sud, un altro a pochi metri dallo stadio di San Salvo. Le staffette della droga in entrambi i casi erano albanesi. Non è escluso che facciano parte della stessa organizzazione che martedì ha cercato di sbarcare droga dal mare. La partita di marijuana probabilmente arriva da Lazarat, una località tristemente nota delle montagne a sud dell’Albania. Le forze dell’ordine hanno scoperto che è in quella zona che si concentra il 90% delle piantagioni di marijuana. Sono centinaia le persone che fanno parte di una elefantiaca associazione dedita allo spaccio. Ogni gruppo ha una zona di riferimento. Dalla Puglia gli spacciatori si spingono sempre più a Nord. La nuova via della droga sarà sottoposta a controlli aeronavali per scoraggiare nuovi sbarchi.

I rilievi. Abili e preparati, gli scafisti non hanno lasciato indizi che possano ricondurre alla loro identità. Complice la pioggia, i segni lasciati sul bagnasciuga dal gommone - il mezzo era di almeno venti metri - sono stati cancellati. Nel punto in cui sono stati depositati i 27 panetti del valore commerciale oltre 100 mila euro, ci sono però diverse impronte. I carabinieri che hanno fatto i rilievi hanno rimesso nelle mani dei magistrati un dettagliato rapporto. Le bocche dei militari sono cucite. Gli investigatori stanno cercando di individuare i destinatari della partita di droga e ovviamente la destinazione. Le indagini potrebbero portare a nuove clamorose scoperte.

Paola Calvano

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