Droga per le feste, traffico sventato
Arrestati quattro corrieri, scambiavano la merce alla villa comunale
CHIETI. Bloccato un traffico di droga in pieno centro. Nel tardo pomeriggio di venerdì i carabinieri hanno arrestato quattro albanesi e sequestrato 10 chili e mezzo di droga, tra eroina e hashish, per un valore di mercato di circa 200 mila euro, in un’operazione avvenuta alle porte della villa comunale grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini raccolte dai “carabinieri di quartiere”.
Sono ora agli arresti nel carcere teatino Agron Keci, 39 anni, residente a Pieve Emanuele (Milano), Algert Biba, di 22, da Viadana (Mantova), Kelmed Gjeli di 25 anni da Pieve Porto Morone (Pavia), e Bilal Plaku di 30 residente a Torrevecchia Teatina. Plaku e Biba sono accusati di detenzione illecita e cessione di stupefacenti, gli altri due di detenzione illecita di droga. Sempre venerdì, a Francavilla, i carabinieri hanno arrestato altre due persone. Il primo è un latitante di origine albanese, Artan Sula, 34 anni, evaso dagli arresti domiciliari nella provincia di Brescia alla fine di agosto. Avrebbe dovuto scontare ancora due anni per detenzione e spaccio di droga. Agli arresti domiciliari è finito anche Elio Del Rossi, 53 anni, per scontare sei mesi di fine pena su una sentenza passata in giudicato per l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Nell’operazione di venerdì lungo il viale che conduce alla della villa comunale hanno giocato un ruolo importante alcuni commercianti teatini. Avevano notato già da qualche settimana la presenza tra piazza Trento e Trieste e la villa di uomini che non frequentavano abitualmente quei luoghi. Volti e movimenti sospetti, che hanno subito segnalato ai carabinieri di quartiere. L’operazione scatta venerdì pomeriggio. Alcuni militari in borghese, guidati dal luogotenente Maurizio Mancini, notano un grosso pick up, un Mitsubishi L 200, andare verso la villa.
A bordo Bilal Plaku e Algert Biba. I due accostano una Mercedes classe A, con gli altri due arrestati. I carabinieri vedono che dal pick up viene presa una busta grande per la spesa e trasportata verso la Mercedes. E’ il momento dello scambio della merce. Aspettano che la macchina dell’albanese di Torrevecchia riparta, per intervenire e bloccare i due sulla Mercedes. Nella busta 10 panetti di eroina, 5 chili di sostanza stupefacente. Una pattuglia parte all’inseguimento del pick up, che verrà fermato di lì a poco, alle porte di Torrevecchia, con altri due chili e mezzo di eroina e tre di hashish. I militari perquisiscono anche la casa di Plaku ma non trovano altri stupefacenti.
«Questa operazione», dice il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Giuseppe Cavallari, «è l’ennesimo esempio del costante controllo del territorio da parte delle forze di polizia e dei carabinieri in particolare. Una vigilanza attiva e silenziosa, che di tanto in tanto viene rotta da risultati importanti come questo, utile anche per acquisire nuovi e significativi elementi sui movimenti della criminalità in zona». «Nell’operazione di venerdì», aggiunge il comandante di compagnia, il capitano Aldo Manzo, «non è stato trovato denaro. Prova di un’organizzazione ben rodata, dove il momento del pagamento della merce non coincide con quello dello scambio».
Sull’operazione è aperto un fascicolo in Procura, seguito dal sostituto Marika Ponziani. Si indaga ora per accertare provenienza e destinazione della droga sequestrata, probabilmente rivolta alle feste di fine anno nell’area metropolitana. Una zona ritenuta dagli inquirenti punto di snodo degli stupefacenti da e verso il nord Italia, con rilevanti quantità piazzate sul mercato locale.
Sono ora agli arresti nel carcere teatino Agron Keci, 39 anni, residente a Pieve Emanuele (Milano), Algert Biba, di 22, da Viadana (Mantova), Kelmed Gjeli di 25 anni da Pieve Porto Morone (Pavia), e Bilal Plaku di 30 residente a Torrevecchia Teatina. Plaku e Biba sono accusati di detenzione illecita e cessione di stupefacenti, gli altri due di detenzione illecita di droga. Sempre venerdì, a Francavilla, i carabinieri hanno arrestato altre due persone. Il primo è un latitante di origine albanese, Artan Sula, 34 anni, evaso dagli arresti domiciliari nella provincia di Brescia alla fine di agosto. Avrebbe dovuto scontare ancora due anni per detenzione e spaccio di droga. Agli arresti domiciliari è finito anche Elio Del Rossi, 53 anni, per scontare sei mesi di fine pena su una sentenza passata in giudicato per l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Nell’operazione di venerdì lungo il viale che conduce alla della villa comunale hanno giocato un ruolo importante alcuni commercianti teatini. Avevano notato già da qualche settimana la presenza tra piazza Trento e Trieste e la villa di uomini che non frequentavano abitualmente quei luoghi. Volti e movimenti sospetti, che hanno subito segnalato ai carabinieri di quartiere. L’operazione scatta venerdì pomeriggio. Alcuni militari in borghese, guidati dal luogotenente Maurizio Mancini, notano un grosso pick up, un Mitsubishi L 200, andare verso la villa.
A bordo Bilal Plaku e Algert Biba. I due accostano una Mercedes classe A, con gli altri due arrestati. I carabinieri vedono che dal pick up viene presa una busta grande per la spesa e trasportata verso la Mercedes. E’ il momento dello scambio della merce. Aspettano che la macchina dell’albanese di Torrevecchia riparta, per intervenire e bloccare i due sulla Mercedes. Nella busta 10 panetti di eroina, 5 chili di sostanza stupefacente. Una pattuglia parte all’inseguimento del pick up, che verrà fermato di lì a poco, alle porte di Torrevecchia, con altri due chili e mezzo di eroina e tre di hashish. I militari perquisiscono anche la casa di Plaku ma non trovano altri stupefacenti.
«Questa operazione», dice il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Giuseppe Cavallari, «è l’ennesimo esempio del costante controllo del territorio da parte delle forze di polizia e dei carabinieri in particolare. Una vigilanza attiva e silenziosa, che di tanto in tanto viene rotta da risultati importanti come questo, utile anche per acquisire nuovi e significativi elementi sui movimenti della criminalità in zona». «Nell’operazione di venerdì», aggiunge il comandante di compagnia, il capitano Aldo Manzo, «non è stato trovato denaro. Prova di un’organizzazione ben rodata, dove il momento del pagamento della merce non coincide con quello dello scambio».
Sull’operazione è aperto un fascicolo in Procura, seguito dal sostituto Marika Ponziani. Si indaga ora per accertare provenienza e destinazione della droga sequestrata, probabilmente rivolta alle feste di fine anno nell’area metropolitana. Una zona ritenuta dagli inquirenti punto di snodo degli stupefacenti da e verso il nord Italia, con rilevanti quantità piazzate sul mercato locale.