FOSSACESIA. la posta ai tempi dell’emergenza 

Due avvisi della raccomandata «Ma il postino non suona mai»

FOSSACESIA . Non è vero che il postino suona sempre due volte, come afferma il titolo del film “Postman Always Rings Twice”, del 1946, diretto da Tay Garnett. Nel primo pomeriggio di lunedì scorso,...

FOSSACESIA . Non è vero che il postino suona sempre due volte, come afferma il titolo del film “Postman Always Rings Twice”, del 1946, diretto da Tay Garnett. Nel primo pomeriggio di lunedì scorso, un portalettere, giunto dove doveva avvenire la consegna di un documento, non ha fatto suonare il campanello del destinatario della corrispondenza: una patente di guida. Certo, in tempi di coronavirus, l’auto la si può prendere solo in caso di necessità. Ma la questione è quella di continuare comunque ad offrire un servizio pubblico al cittadino, e non è giusto lasciare dentro la cassetta della posta la ricevuta con la su scritto “1° avviso di mancata consegna”, perché il destinatario non è stato trovato in casa. E ieri, alle 14,30, altro avviso di consegna senza suonare il campanello.
Da nove giorni ormai, A.G., pensionato che risiede a Fossacesia, è rimasto dentro le mura domestiche, insieme alla sua famiglia, come gran parte della gente d’Italia adeguandosi, così, alle disposizioni del governo per l’emergenza virus. «Dunque», si chiede l’uomo, «perché lasciare uno scontrino che afferma che a quell’ora la casa è stata trovata disabitata quando nessuno ha suonato? È anche una questione di professionalità da parte dei portalettere addetti al recapito delle raccomandate assicurate da parte di Poste Italiane: prima di lasciare un avviso che dice che tu non ci sei devono dire la verità. La persona in causa potrebbe anche risponderne penalmente considerate le stringenti misure che limitano le uscite dalle case. È doveroso accertarsi che in casa ci sia comunque qualcuno».
Linda Caravaggio
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