E da Bomba via alla legge per tutelare il lago 

L’area del bacino interessata da smottamenti e piano di estrazione del gas: la proposta di Monaco

BOMBA. Il consigliere regionale Alessio Monaco (All. Verdi Sinistra) presenta un progetto di legge in Commissione territorio per l'istituzione della Riserva naturale regionale Lago di Bomba. Monaco è primo firmatario della proposta, condivisa da tutti i consiglieri del "Patto per l'Abruzzo". «È una proposta che guarda al territorio senza dimenticare il benessere e il futuro dell’Abruzzo», dice Monaco. La Riserva naturale regionale “Lago di Bomba” interessa i comuni di Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pennadomo, Pietraferrazzana, Monteferrante e Villa Santa Maria. L’estensione totale sarà di circa 945 ettari, così suddivisi: Atessa 50, Bomba 310, Colledimezzo 100, Monteferrante 4, Pennadomo 126, Pietraferrazzana 55, Villa Santa Maria 300. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di un alto numero di siti di interesse turistici e naturalistici, per decenni è stato oggetto di un flusso di visitatori considerevoli, creando economia. A giugno scorso c’è stata in una struttura recettiva del lago stesso la presentazione ufficiale del progetto ed erano presenti i consiglieri regionali Alessio Monaco, Antonio Blasioli, Vincenzo Menna, Silvio Paolucci, Antonio Di Marco, Francesco Taglieri e il capogruppo Luciano D’Amico e i sindaci dei sette comuni interessati. Ma la zona è anche interessata a smottamenti del terreno e a un progetto di estrazione del gas tornato a galla negli ultimi mesi.
«La riserva naturale regionale Lago di Bomba», afferma Monaco, «ha finalità di conservare gli ambiti a elevata naturalità e le caratteristiche paesaggistiche esistenti; di salvaguardare la risorsa idrica lacuale, nonché di promuovere servizi ecosistemici, tutelando le attività tradizionali delle popolazioni locali. I confini della riserva non coinvolgono i centri abitati dei comuni, ma insistono sulle pertinenze del bacino idrico e delle sue rive. La proposta di legge ripristina la consona vocazione green, turistica e naturalistica del bacino idrico e lo salvaguarda da speculazioni che contrastano con questa vocazione».
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