E la New Trade riapre l’attività dopo i sequestri della Forestale

GISSI. Il cancello della New Trade è stato riaperto e i sigilli rimossi. L’azienda ha ripreso a lavorare a pieno ritmo.Trentanove dipendenti (8 hanno lasciato volontariamente l’attività) tirano un sospiro di sollievo. Franco Cozzolino ha dimostrato all’autorità giudiziaria di avere tutte le carte in regola per poter lavorare. L’imprenditore, tuttavia, ha subìto un danno sia economico e sia di immagine. Non è dato sapere se e come intende rispondere a chi, presentando l’esposto in Procura, ha provocato la sospensione dell’attività.

Probabilmente Cozzolino lo rivelerà martedì a Roma nella sede del ministero delle Attività economiche. Il 20 novembre, alle 14, è stato convocato un tavolo attorno al quale siederanno Regione, Provincia, Comune, sindacati e naturalmente i responsabili della New Trade. Il tavolo è stato richiesto dall’assessore regionale Giampolo Gatti e dai sindacati per fare il punto della situazione sull’attività produttiva dello stabilimento della Valsinello e programmare il futuro. Un appuntamento che anche Cozzolino aspetta.

Documenti alla mano l’imprenditore si dice pronto a dimostrare di avere osservato tutti i passaggi dell’accordo sottoscritto al ministero al momento di rilevare parte della Golden Lady. I sindacati non sono d’accordo e contestano alcuni licenziamenti. Martedì nel summit romano le parti avranno modo di chiarirsi di persona. Quel che più conta è che l’impresa tessile che lavora capi ricilclati abbia riaperto. Salvo nuovi imprevisti fra quattro mesi è previsto un nuovo step di assunzioni. A Gissi cominceranno a lavorare altre 20 persone. Avranno tutti contratti a tempo indeterminato come i 39 dipendenti già al lavoro. In itinere diversi nuovi progetti che tuttavia pare non riguarderanno l’Abruzzo. (p.c.)

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