consorzio di bonifica sud
E per i campi senza irrigazione protestano gli agricoltori
LANCIANO. Servizio irriguo a rischio, stipendi ai dipendenti non pagati da mesi, bilanci non approvati, fornitori in attesa da anni, servizio di tesoreria sospeso con uno scoperto di 3 milioni di...
LANCIANO. Servizio irriguo a rischio, stipendi ai dipendenti non pagati da mesi, bilanci non approvati, fornitori in attesa da anni, servizio di tesoreria sospeso con uno scoperto di 3 milioni di euro. È la situazione al Consorzio di bonifica sud che Coldiretti, Copagri e Cia denunciano.
Da lunedì l’irrigazione delle campagne ha registrato non pochi problemi, con una sospensione temporanea e non prevista e disagi che perdurano. Le zone più in sofferenza sono quelle di Torino di Sangro, dove si è verificata una rottura, Atessa, dove le pompe di sollevamento non riescono a riempire le vasche, e Fossacesia. «Hanno dovuto mandare a casa gli operai interinali perché hanno fatto male i rinnovi dei contratti», spiega Giuseppe Torricella della Cia, «un altro segnale della cattiva gestione attuale». «Di fronte a una situazione che si aggrava di giorno in giorno urge una svolta in grado di ripristinare le condizioni basilari per fare uscire l’ente dalla grave e permanente situazione di stallo», ribadiscono Coldiretti, Cia e Copagri, «il presidente Fabrizio Marchetti è stato sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri, ma non intende rassegnare le dimissioni, contribuendo ad aggravare la già deficitaria e debitoria situazione di cassa e finanziaria».
L’ultima relazione del collegio dei revisori accerta che i debiti dell’ente sono arrivati a 14 milioni di euro. «Al venir meno della fiducia, invece, si risponde con una gestione approssimativa dell’ente culminata con l’interruzione, anche se temporanea, del servizio irriguo», continuano le organizzazioni degli agricoltori, «un fatto inaccettabile essendo questo il momento più importante della stagione produttiva dove il fabbisogno irriguo e massimo per le colture in atto con conseguenze irreparabili per le aziende agricole». I sindadati hanno chiesto un intervento urgente del prefetto di Chieti e sono pronti a mobilitazioni a partire da lunedì. (s.so.)
Intanto ieri mattina, davanti alla sede del Consorzio di bonifica a Monte Marcone, diversi contadini hanno protestato per l’interruzione dell’erogazione di acqua necessaria ad irrigare i campi. Il raduno, spontaneo, c’è stato mentre all’interno della sede era in corso una riunione dei dirigenti del Consorzio, anche se mancava il presidente. Sono dovuti intervenire il sindaco Nicola Cicchitti, il vicesindaco Vincenzo Pellegrini e i carabinieri per cercare di sedare gli animi. Dopo diverse ore l’acqua è tornata nelle condotte anche se il danno alle colture è stato provocato, motivo per il quale gli agricoltori si riservano di chiedere il risarcimento danni.
Stefania Sorge
Matteo Del Nobile
©RIPRODUZIONE RISERVATA