E sui fondi alla Asl chiarimenti tra assessore e sindaco

CHIETI. Giovedì mattina, al Dipartimento sanità della Regione, si è svolto, su richiesta del presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti, Diego Ferrara, un incontro...

CHIETI. Giovedì mattina, al Dipartimento sanità della Regione, si è svolto, su richiesta del presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti, Diego Ferrara, un incontro con l'assessore regionale alla salute, Nicoletta Verì, e il dirigente del Servizio programmazione economico-finanziaria del Dipartimento sanità, Ebron D'Aristotile, organizzato per chiarire i criteri di ripartizione del Fondo sanitario regionale tra le Asl abruzzesi, in risposta alle critiche sollevate in seguito alla presentazione dei piani di razionalizzazione delle risorse. L'assessore Verì ha ribadito che la distribuzione dei fondi è stata effettuata in base a criteri razionali e oggettivi, allineati con le linee guida nazionali in materia di finanziamento del sistema sanitario. In particolare, sono stati evidenziati due fattori chiave: la popolazione ponderata e l’estensione territoriale. Con riferimento al primo criterio, sono stati applicati gli stessi parametri previsti a livello nazionale per la ripartizione del Fondo sanitario tra le regioni. Per quanto riguarda il secondo, è stata sottolineata l’attenzione alla dimensione delle aziende sanitarie ripartendo su base territoriale parte dei fondi, premiando le province dell'Aquila e di Chieti, caratterizzate da un'estensione territoriale maggiore rispetto alle altre della regione. In sede di incontro è stata anche sottolineata l'assegnazione di ulteriori risorse - 5,6 milioni di euro - alla Asl di Lanciano Vasto Chieti per il 2023, come concordato durante la riunione del 28 novembre 2023 con i direttori generali delle Asl abruzzesi.
Ferrara, manifestando apprezzamento per la trasparenza e la chiarezza, ha riconosciuto l'impegno della Regione nel garantire un sistema di riparto fondato su basi oggettive e in linea con le direttive nazionali che tenga conto delle esigenze specifiche di ciascuna Asl e della volontà di assicurare una sostenibilità per l’intero sistema regionale.