Eccedenze di cibo donate ai poveri dell’Abruzzo
Incontro alla d’Annunzio per discutere sulla ridistribuzione degli alimenti in auditorium la presentazione della ricerca “Dar da mangiare agli affamati”
CHIETI. Un milione 521mila i chilogrami di cibo raccolti nel 2012, un milione e 647mila quelli distribuiti nelle regioni Abruzzo e Molise. Sono alcuni dati dell’attività dello scorso anno del Banco alimentare dell’Abruzzo, una delle 21 sedi della rete nazionale, (che per l’Abruzzo e il Molise è a Pescara in via Celestino V). E sulle eccedenze alimentari come opportunità, oggi ci sarà la presentazione della ricerca "Dar da mangiare agli affamati”. L'incontro è promosso dal Banco alimentare dell'Abruzzo e dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con l'Università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara, con il patrocinio della Regione e il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato di Pescara.
Al convegno, moderato da Mauro Tedeschini, direttore de Il Centro, parteciperanno il rettore dell’ateneo di via dei Vestini Carmine Di Ilio, il presidente della Regione, Gianni Chiodi e Luigi Nigliato, presidente del Banco alimentare dell'Abruzzo.
Lo studio sarà presentato da Marco Melacini, ricercatore in Modellazione dei sistemi produttivi e logistici del Politecnico di Milano, uno dei tre autori insieme a Paola Garrone e Alessandro Perego.
Seguirà una tavola rotonda con la partecipazionE dell’arcivescvovo di Chieti Vasto Bruno Forte, di Anna Morgante, ordinario di Tecnologia dei cicli produttivi, della d’Annunzio, Mattia Perelli, direttore Ipermercato Auchan Pescara Aeroporto e Marco Lucchini, direttore generale Fondazione Banco Alimentare Onlus.
Il rapporto illustra i risultati di un primo tentativo di fornire una visione d’insieme del fenomeno dell’eccedenza alimentare e dello spreco nei diversi stadi della filiera agro-alimentare italiana. Vengono identificate le cause delle eccedenze alimentari e vengono stimati i valori dell’eccedenza e dello spreco, per i diversi settori e a livello nazionale. Il volume presenta inoltre le modalità di gestione che permettono di ridurre lo spreco e di destinare le eccedenze alla rete di food bank ed enti caritativi che quotidianamente assistono e accompagnano persone e famiglie indigenti. La ricerca offre alcune proposte per rendere più virtuoso l’utilizzo delle eccedenze e ridurre il più possibile lo spreco.
Ogni giorno il Banco raccoglie eccedenze alimentari, prodotti commestibili ma destinati al macero in quanto non più adatti a essere commerciabili per difetti di etichettatura oppure per promozioni finite, da imprese agroalimentari, grande distribuzione organizzata e le dona ai poveri attraverso una rete di enti convenzionati – mese dei poveri, associazioni di volontariato, Caritas, case famiglia).
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