traffico di droga
Eroina nell’auto Inflitti sei anni col rito abbreviato
VASTO. Sei anni di reclusione e 40 mila euro di ammenda. È la sentenza emessa ieri dal giudice Anna Rosa Capuozzo per Orges Killa, 28 anni, residente a Silvi, uno dei due albanesi scoperti il 14...
VASTO. Sei anni di reclusione e 40 mila euro di ammenda. È la sentenza emessa ieri dal giudice Anna Rosa Capuozzo per Orges Killa, 28 anni, residente a Silvi, uno dei due albanesi scoperti il 14 marzo scorso sull’A14 con 2 chilogrammi e 600 di eroina nascosti nell’auto.
Il processo è stato celebrato ieri mattina con il rito abbreviato, come richiesto dall’avvocato della difesa, Paolo Del Viscio.
La pena, nonostante la riduzione prevista dal rito alternativo, è stata comunque pesante perché, come sottolineato dal pm Enrica Medori, il carico di droga era importante. Oltre due chilogrammi e mezzo di eroina hanno un valore commerciale di migliaia di euro. La partita di droga poi era destinata a una vasta clientela.
L'amico di Killa, Facuir Domi, sarà giudicato oggi. Ad assisterlo saranno gli avvocati Marco Femminella e Angelo Pomponio del foro di Chieti.
A sorprendere i due albanesi con la droga nascosta sotto i sedili dell’auto, una Ford Focus station wagon, fu la polizia autostradale di Pescara nel corso di servizi di prevenzione. La droga era suddivisa in quattro panetti sistemati in una busta di tela verde. Oltre all’eroina la sacca conteneva anche 80 grammi di marijuana e 5 cellulari con altrettante schede Sim. L’operazione denominata “Tirana” e contestuale ad un altro grosso sequestro di droga sull’asse Pescara-Foggia, impegnò 15 agenti e confermò la presenza di una fitta rete di spaccio fra l’Albania e l’Abruzzo. Dopo l’arresto dei due stranieri la squadra mobile di Pescara fece accurate perquisizioni a casa dei due arrestati che abitano rispettivamente a Silvi e Chieti per verificare se conservassero altre partite di droga ma i controlli diedero esito negativo.
Killa non ha mai spiegato dove fosse diretto e da chi avesse avuto la droga. Gli investigatori hanno sempre sostenuto la possibilità di una collaborazione del giovane con una organizzazione formata da numerosi corrieri. Killa ha sempre negato.
E oggi a comparire davanti al gip sarà Facuir Domi. L’esito del processo all’amico Orges Killa non è stato accolto bene da Domi ma la sua posizione potrebbe essere giudicata diversa. (p.c.)
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