Esplodono due tubi dell’acqua E il caveau della banca si allaga
L’ipotesi è che il cedimento sia causato dalle variazioni di pressione dovute alle chiusure notturne Ieri terminati i lavori di ripristino. E anche la prossima settimana ci saranno ulteriori interruzioni
CHIETI. Doppia rottura delle tubature dell’acqua in corso Marrucino, all’incrocio con via Spaventa. L'acqua che fuoriesce dai tubi si infiltra nel terreno sottostante e finisce in alcuni spazi della filiale teatina della Banca nazionale del lavoro. È proprio dall’istituto di credito che arriva la segnalazione all’Aca, visto che a livello strada la perdita non era visibile. Scattano subito i lavori di riparazione e, una volta indagato il guasto, si scopre che le rotture erano ben due, lungo due diverse tubature, a pochissima distanza l’una dall’altra. Fatto alquanto strano a cui i tecnici dell'Aca non sanno dare spiegazioni. È possibile comunque ipotizzare che proprio le chiusure idriche notturne, a cui l’Azienda comprensoriale acquedottistica è costretta per far fronte alla carenza idrica in città, possano aver provocato le rotture, tenuto conto del pessimo stato dell’acquedotto teatino che perde oltre la metà dell'acqua che viene immessa nelle reti.
ALLARME DALLA BNL
La segnalazione del guasto arriva dalla sede teatina della Bnl che si trova in corso Marrucino, al civico 169, nei pressi dell’incrocio con via Spaventa. Dalla banca fanno sapere che le infiltrazioni d’acqua lungo i muri stanno allagando gli spazi che si trovano sotto il piano strada, tra cui anche la stanza che contiene le cassette di sicurezza. Il rischio era ritrovarsi il caveau allagato. L’Aca non perde tempo e manda subito una squadra sul posto. Quando gli operai iniziano a cercare la perdita, trovano la sorpresa: la rottura non riguarda una sola condotta ma due diverse condotte. Sotto corso Marrucino, infatti, passa la linea principale di distribuzione idrica che serve la zona. All’altezza dell’incrocio con via Spaventa si dirama la condotta, altrettanto importante, che serve l’altra zona. Il guasto è su entrambe le linee, a poca distanza tra loro.
LE RIPARAZIONI
I tecnici Aca lavorano per tutta la giornata. Assicurano che nell’arco della serata entrambe le rotture saranno riparate. Per non togliere l’acqua nel cuore della città, gli operai lavorano «in pressione», vale a dire senza chiudere la linea idrica, utilizzando una “cravatta” per permettere di completare l’intervento senza doversi inzuppare. La debolezza dell’acquedotto teatino è ben nota all’Aca. Chieti è maglia nera a livello nazionale per le condizioni delle sue reti idriche e per questo motivo l’azienda guidata da Giovanna Brandelli ha iniziato proprio dal capoluogo teatino l’intervento da 20 milioni di euro, fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) stanziati per il potenziamento delle reti idriche nell’area metropolitana e, in particolare, nei sei centri più grandi: Pescara, Chieti, Montesilvano, Francavilla, Silvi e Città Sant’Angelo.
LE CHIUSURE NOTTURNE
Intanto non accenna a interrompersi il regime di chiusure idriche notturne imposto dall’Aca per far fronte all’emergenza idrica. Il programma settimanale fino a martedì prossimo prevede rubinetti a secco in tutta la parte alta della città. Le chiusure scattano ogni notte dalle 21 alle 6 nel centro storico e nei quartieri di Filippone, Levante, Madonna del Freddo, Tricalle, San Martino e Colle Marcone. Parzialmente risparmiate le zone di Brecciarola e Colle dell’Ara dove l'Aca sta chiudendo a giorni alterni: le prossime notti senz'acqua sono questa notte e quella di lunedì. Nel resto dello Scalo ci sono invece riduzioni della portata idrica. Riduzioni che, però, ai piani alti delle palazzine senza ascensore si trasformano in vere e proprie chiusure, perché la riduzione della portata indebolisce la pressione che, senza autoclavi o serbatoi di accumulo, non ce la fa a rifornire i rubinetti degli appartamenti dal terzo piano in su.
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