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Esuberi volontari alla Bimo Gli operai approvano l’intesa
ATESSA. È stata sottoscritta dalla maggioranza dei lavoratori della Bimo-Irplast l’ipotesi di accordo tra sindacati, Provincia e direzione aziendale per superare la crisi economica e finanziaria del...
ATESSA. È stata sottoscritta dalla maggioranza dei lavoratori della Bimo-Irplast l’ipotesi di accordo tra sindacati, Provincia e direzione aziendale per superare la crisi economica e finanziaria del gruppo. I 172 dipendenti della fabbrica che produce pellicole da imballaggio ed etichette erano stati chiamati ad esprimersi su un accordo che sostanzialmente puntava a limitare i 35 esuberi annunciati dall'azienda nelle scorse settimane. Nonostante qualche parere contrario l’accordo è passato a maggioranza.
Nel testo, sottoscritto in via preliminare da Confindustria, Provincia, azienda e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil è specificato che «i sacrifici richiesti oggi ai dipendenti degli stabilimenti di Empoli e Atessa sono finalizzati a consentire all’azienda a rispettare i piani di rientro previsti dall’accordo con le banche che la ditta si accinge a sottoscrivere», e che «con il rispetto di tale accordo, l’azienda avrà raggiunto un soddisfacente equilibrio economico e finanziario tale da garantire la prosecuzione dell’attività».
«Siamo soddisfatti», commenta l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Paolo Sisti, «quando ci siamo seduti al tavolo si parlava di 35 esuberi, ora ce ne sono 15 su base volontaria di cui 6 potrebbero essere riassorbiti nello stabilimento di Empoli. Sono state trovate anche soluzioni per l’adeguamento del contratto collettivo e il recupero degli arretrati». «Stiamo lavorando anche sull’efficienza energetica dello stabilimento», dice Federico Fioriti, presidente della commissione bilancio provinciale, «per evitare che il problema degli alti costi energetici non incida sul personale».
«Prendiamo atto che i lavoratori si sono espressi democraticamente», dice Giuseppe Rucci (Filctem-Cgil), «auspico che le istituzioni vigilino sul rispetto dell’accordo in tutte le sue parti. Invito i lavoratori a ristabilire un clima di serenità nello stabilimento, fermo restando le difficoltà e i sacrifici che i lavoratori si trovano ancora a vivere». (d.d.l.)
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