L'inchiesta

Ex Carichieti, avanza l'ipotesi bancarotta

Il vertice di pm a Bologna sblocca un nuovo filone d’indagine. E la Fondazione va al contrattacco: Bankitalia nel mirino

CHIETI. Carichieti, la procura è pronta a indagare per bancarotta. Sugli ex amministratori della Cassa di Risparmio di via Colonnetta incombe il peggiore degli spettri. La notizia della nuova e imminente inchiesta trapela 24 ore dopo il vertice di magistrati a Bologna.

leggi anche: Pool di pm indaga su Carichieti, Banca Etruria e gli altri due istituti compresi nel "salva banche" Tenuto segreto il vertice di magistrati a Bologna. Per Carichieti partecipano il procuratore capo e il sostituto Falasca

I pm che indagano sulla debacle delle quattro banche si sono incontrati per un motivo ben preciso: stabilire, in pool, come e quando avviare la più pesante delle indagini che va a scavare su sofferenze e incagli milionari. Alla fine del vertice, al quale, per il caso Carichieti, hanno partecipato il procuratore Pietro Mennini, neo promosso procuratore generale all’Aquila, e il sostituto che materialmente conduce le indagini, Giuseppe Falasca, si è deciso di aprire il nuovo fascicolo per bancarotta non appena i commissari liquidatori consegneranno alle procure le loro relazioni.

Non ci vorrà molto tempo. Lo ha confermato ieri l’Ad della Nuova Cassa Di Risparmio di Chieti, Salvatore Immordino. Nel caso di Carichieti, il liquidatore è Massimo Bigerna, 71 anni, avvocato romano messo a capo del cosiddetto “organo di risoluzione”.

Lo spettro della bancarotta fa paura agli ex ma, allo stesso tempo, dà un’ulteriore e sostanziale possibilità di inserimento, come parti offese, a centinaia di risparmiatori e imprenditori beffati. Ma sul fronte delle inchieste c’è da registrare anche il massiccio contrattacco sferrato dalla Fondazione Carichieti al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, e ai commissari inviati a Chieti, prima che il governo desse il via libera al decreto salva banche. Il ricorso al Tar Lazio della Fondazione di Pasquale Di Frischia non si allontana da quello gemello presentato dalla Fondazione Carisj, ex azionista di Banca Marche, «per supposti profili di incostituzionalità ravvisati nel decreto salva banche del governo e per la presunta illegittimità del provvedimento rispetto alla disciplina di risoluzione».

Ma la Fondazione Carichieti punta anche all’aspetto penale. E’ solo una questione di giorni, forse di ore: presto un esposto-denuncia contro Bankitalia finirà sul tavolo del pm Falasca. La Fondazione potrebbe accusare la banca centrale di omessa vigilanza e per aver avallato il commissariamento. Passiamo quindi a scrutare nel futuro delle New Bank, la Nuova Banca Etruria, la Nuova Banca Marche, la Nuova Cassa di Risparmio di Chieti e la Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara. L'advisor finanziario Société Générale, alla scadenza di lunedì alle 18, ha ricevuto le manifestazioni d'interesse sia delle private equity internazionali Bc Prtners, Blackstone, Apollo, Lone Star, Oaktree, Centerbridge, che si sono fatte avanti per l’acquisto in blocco, sia di gruppi bancari, tra cui Banca Popolare di Bari, già in Abruzzo con Tercas e Caripe, che, sfidando l’occhio vigile dell’Antitrust, avrebbe espresso interesse per la Nuova Carichieti. Ma in gara sono scesi anche fondi asiatici e il gruppo Primus Capital.

La mappa è definita. L'asta proseguirà con la fase delle offerte non vincolanti e, successivamente, con le proposte finali di acquisto.

La risoluzione preferita per la vendita prevede la cessione in un unico blocco delle quattro banche, quindi una fusione di queste ultime. Ma saranno prese in considerazione anche le offerte separate, da parte di soggetti industriali che puntano a creare sinergie geografiche e hanno attenzione per il territorio. «Nei prossimi giorni», comunica la Nuova Carichieti, «le controparti che hanno espresso tali interessi preliminari riceveranno un primo documento descrittivo (Teaser) accompagnato da una lettera di procedura: sulla base di questi documenti verranno richieste conferme di interesse più circostanziate che permetteranno il passaggio ad una seconda selezione per il successivo invio dell’Information Memorandum in vista delle Non-Binding Offer».