Ex Carichieti, colpito da ictus dopo aver perso i risparmi destinati alla figlia disabile
L'uomo non avrebbe retto allo choc: aveva acquistato bond subordinati per garantire il futuro alla figlia
CHIETI. Una figlia diversamente abile. I propri risparmi investiti per assicurarle una assistenza decorosa: decine di migliaia di euro persi. E infine l’ictus.
Si è visto crollare il mondo addosso un anziano di un paese della provincia di Chieti, U.G., che aveva investito, dietro consiglio e rassicurazioni del direttore di banca i propri risparmi nelle famigerate obbligazioni subordinate dell’ex Carichieti. Alla notizia che i propri bond erano stati azzerati da un provvedimento legislativo del governo non ha retto.
«E adesso come faccio?» si è chiesto. «Come garantirò una assistenza adeguata a mia figlia, con quali soldi? Perché ho seguito quei consigli e quelle rassicurazioni?».
Così si è consumato l'ennesima piccola grande tragedia legata all'azzeramento dei risparmi di un migliaio di clienti della provincia teatina che avevano investito (molti in maniera assolutamente inconsapevole) negli strumenti finanziari della ex Carichieti. E purtroppo questa tragedia ha avuto uno strascico doloroso visto che il povero genitore della ragazza disabile è stato colpito, alcuni giorni fa, da un ictus. Non è morto, ma porterà per sempre con sè le conseguenze fisiche dello choc. A commentare la notizia drammatica interviene l’avvocato del Codacons diventato il paladino dei risparmiatori beffati: «Il governo continua a glissare sul decreto che dovrebbe offrire un po' di ossigeno ai risparmiatori truffati – dice Vittorio Ruggieri – mentre nel nostro territorio continuano a consumarsi vere e proprie tragedie. Perché se è chiaro a tutti che non si può parlare di nesso causale tra l'azzeramento dei propri risparmi e l'ictus che ha colpito il povero padre, è evidente a tutti il nesso temporale.
Ma la cosa più sconcertante è che nel consiglio dei ministri della settimana scorsa hanno trovato il tempo per emanare l'ennesimo decreto che favorirà le banche nel recupero dei crediti e nelle vendite delle case ipotecate a garanzia dei mutui, ma non per partorire finalmente criteri e modalità con cui risarcire gli obbligazionisti subordinati truffati dalle banche».
«Piuttosto che continuare a servire su un piatto d'argento alle lobbyes la possibilità di accumulare ricchezze a danno di quello che una volta veniva definito ceto medio, Renzi potrebbe aumentare la disponibilità del fondo stanziato da 100 a 400 milioni di euro risarcendo tutti gli obbligazionisti subordinati che hanno visto azzerati i propri risparmi che, stando a studi del ministero dell'economia, complessivamente per le quattro banche sono 10.559».
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