Ex edicole, via alla riconversione Venderanno panini e ortofrutta 

Tre domande, due delle quali accolte, presentate in Comune dopo l’approvazione del regolamento L’assessore Troilo: «Così diamo ai rioni punti di riferimento e di socializzazione e presìdi di sicurezza»

LANCIANO. Patatine, hamburger, pizzette, porchetta e ortofrutta torneranno a rianimare i chioschetti per la vendita di giornali e riviste ormai chiusi da anni. Sono già tre le domande arrivate a Palazzo di città per riconvertire quelle che una volta erano le edicole di quartiere. Dopo il declino di questo genere di attività, numerose città italiane si sono attrezzate per una riconversione e Lanciano non è voluta mancare all'appello. Su interessamento dell'assessore alle Attività produttive e commercio, Maria Ida Troilo, e del consigliere del gruppo misto, Giuseppe Luciani che per mesi hanno lavorato al progetto, lo scorso giugno è stata approvata la delibera che dava il via libera alla riconversione o all'ampliamento dei chioschetti che una volta vendevano quotidiani, riviste, figurine e periodici e che negli anni avevano chiuso i battenti ed erano rimaste tristemente chiuse.
Alla scadenza del termine indicato, lo scorso 10 luglio, per la presentazione delle domande, sono state tre le attività che hanno proposto una riconversione, ma solo due, al momento sono state accolte. Si tratta di un'edicola di via Rosato, di cui è titolare Gianni Morgione e di una nel quartiere Santa Rita a nome di Giovanni Fabrocini. Entrambi i chioschi hanno pensato di riconvertire le attività con la somministrazione di cibo e bevande, il primo con vendita di porchetta, polletti, patatine, hot dog, hamburger preparati in loco, latticini e prodotti ortofrutticoli e il secondo in attività di street food, paninoteca, pizzeria al taglio e fritteria. La terza domanda, per un'edicola su una traversa di Corso Trento e Trieste, è risultata essere troppo generica, in quanto, come recita la determina, «prevede un’ampia gamma di prodotti del settore alimentare, non alimentare con allestimento di spazi espositivi e di servizi». Alla domanda quindi è richiesta un'integrazione per precisare la tipologia di prodotti entro cinque giorni e se sarà giudicata congrua potrà essere accolta.
«È una grande soddisfazione per noi e per l'amministrazione», commenta l'assessore Troilo, «perché da un lato si consente il ritorno sul territorio di imprese commerciali, e dall'altro si restituisce ai quartieri dei punti di riferimento e di socializzazione. I piccoli negozi di vicinato non sono importanti solo per l'economia, ma sono presidio di sicurezza e di vitalità dei luoghi ed è proprio questa l'idea che è stata alla base di questo regolamento». Le attività che hanno ottenuto l'approvazione dal Comune possono già iniziare i lavori. «La determina è subito operativa», conclude Troilo, «mi auguro che in futuro possano sorgere anche altre attività. In diverse città questi chioschi stanno diventando una risorsa e alcuni sono stati riconvertiti da grosse catene di franchising».
©RIPRODUZIONE RISERVATA